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Enel, da Bei e Sace 600 milioni per lo sviluppo energetico e delle rinnovabili in Sud America

Imagoeconomica

Enel, Banca Europea per gli Investimenti e Sace insieme per sostenere progetti incentrati su energie rinnovabili ed efficienza energetica in Sud America (Brasile, Colombia e Perù). A tal fine, la Bei ha fornito a Enel un finanziamento quadro sustainability-linked che prevede “una struttura multipaese, multibusiness e multivaluta” fino a 600 milioni di euro (pari a oltre 650 milioni di dollari), coperto dalla garanzia di Sace. Si tratta del più grande finanziamento della banca a un ente del settore privato al di fuori dell’Europa. I progetti finanziati con questo strumento dovrebbero generare circa 2.307 GWh di energia sostenibile ogni anno, equivalenti al consumo annuo di 1,32 milioni di famiglie.

Rinnovabili in Sud America: i dettagli dell’accordo

Ad Enel Green Power Perú – società controllata del Gruppo Enel – ha ottenuto un finanziamento di 130 milioni di dollari, destinato alla realizzazione di progetti eolici e solari fotovoltaici per quasi 300 MW in Perù. Il resto servirà a promuovere la crescita degli investimenti sostenibili del gruppo Enel in Brasile e Colombia attraverso progetti di generazione di energia rinnovabile e distribuzione di energia.

Inoltre, lo strumento da 600 milioni di euro è legato alla capacità di Enel di raggiungere l’obiettivo di emissioni dirette di gas serra (misurate in grammi di CO2eq/kWh, pari o inferiori a 148gCO2eq/kWh entro il 2023), contribuendo così all’obiettivo di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite nella lotta contro il cambiamento climatico. A seconda del livello di raggiungimento di tale obiettivo, il prestito prevede un meccanismo di step-up/step-down che darà il via a un adeguamento del margine.

“Crediamo fermamente che solo promuovendo la transizione energetica possiamo raggiungere gli obiettivi climatici globali alimentando la crescita economica e creando nuove opportunità di lavoro”, ha affermato Ricardo Mourinho Félix, Vicepresidente della Banca Europea per gli Investimenti.

Mentre Alberto De Paoli, il Cfo di Enel, ha sottolineato come “questa evoluzione della finanza sostenibile sosterrà la crescita a lungo termine e una transizione equa, non solo in Europa ma anche in tutta l’America Latina”, al fine “di accelerare il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità globale, in linea con l’Accordo di Parigi e l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite”.

E Dario Liguti, Chief Underwriting Officer di Sace ha ribadito quanto sia fondamentale il ruolo di mitigatore del rischio e facilitatore di business in questi “contesti complessi” e che questa operazione “farà da apripista per accrescere la collaborazione nell’ambito della finanza sostenibile”.

Sustainability-Linked Bonds: “Superstar” nel primo trimestre 2022

Negli ultimi anni le tematiche di sostenibilità si sono affermate prepotentemente all’interno del mercato finanziario, coinvolgendo in maniera crescente aziende, investitori e operatori specializzati. Nel primo trimestre del 2022, il mercato italiano ha registrato un nuovo record di emissioni di green, social e sustainability-linked, con un incremento del 50% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Una tendenza ampiamente anticipata dalla crescita registrata già dalla seconda metà del 2021: a fine anno i Sustainability-Linked hanno raggiunto il 35% del totale dei volumi dell’anno per complessivi EUR11.4bn. Tra gli emittenti del 1Q22 troviamo anche Enel Finance International:

Fonte: SustainAdvisory

A differenza dei green bonds, i Sustainability-Linked bonds non hanno come scopo il finanziamento di un progetto o investimento specifico ma sono destinati al finanziamento complessivo dell’emittente che abbia tuttavia esplicitato degli obiettivi di sostenibilità (Key Performance Indicators – KPIs) al raggiungimento dei quali si registra il miglioramento delle condizioni finanziarie del bond. Dunque, il tasso di interesse potrà migliorare, peggiorare o rimanere stabile a seconda che l’emittente ad una certa data abbia soddisfatto le condizioni a cui si era impegnato con gli investitori.

Molti giudicano i Sustainability-Linked bonds uno strumento più flessibile rispetto ai green bonds perché non legati ad un progetto specifico ma ad una più ampia strategia. Va però sottolineato che il mancato raggiungimento degli obiettivi trova l’unico elemento di sanzione nell’aumento del tasso di interesse, mentre non esistono elementi ulteriori che obbligano ad impiegare i fondi raccolti dall’emissione negli investimenti individuati come forieri dell’obiettivo sostenibile.

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Categories: Finanza e Mercati