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Caso Kroll, Tronchetti Provera assolto anche nel terzo appello

Imagoeconomica

Assolto Marco Tronchetti Provera. Questa la decisione della terza corte d’appello di Milano che ha assolto il vicepresidente e amministratore delegato di Pirelli dall’accusa di ricettazione “perché il fatto non costituisce reato” nel terzo processo d’appello per il caso Kroll.

Nel 2013, in primo grado, Tronchetti era stato condannato a un anno e 8 mesi (pena sospesa) con la non menzione in quanto incensurato. Due anni dopo il primo appello si era invece concluso con un’assoluzione “perché il fatto non costituisce reato” ma la sentenza era stata annullata con rinvio dalla Corte di Cassazione.

Stessa sorte per il secondo processo in appello, chiuso con una assoluzione il 9 febbraio 2017 e sentenza annullata con rinvio dalla Cassazione l’11 gennaio 2018.

Il caso risale a quattordici anni fa. Era il 2004 e Tronchetti Provera era presidente di Telecom Italia. Il procedimento ruota intorno a un cd con dati raccolti dall’agenzia di investigazione Kroll che nel 2004, periodo nel quale era in corso uno scontro tra Telecom e alcuni fondi di investimento brasiliani per il controllo di Brasil Telecom, svolgeva una attività di spionaggio nei confronti del gruppo di tlc e della famiglia Tronchetti Provera.

Secondo l’accusa, quei file vennero intercettati dagli esperti informatici del Tiger Team, struttura alle dipendenze di Giuliano Tavaroli (capo della sicurezza di Telecom), con una operazione di hackeraggio, e poi fatti avere alla segreteria dell’ex numero uno di Telecom, il quale, sempre secondo le indagini, pur sapendo le modalità con cui erano stati acquisiti, diede ordine di sporgere denuncia facendo avere il cd all’autorità giudiziaria. Tale ricostruzione, invece, è sempre stata respinta da Tronchetti Provera, il quale ha sempre negato ogni addebito.

Il manager, davanti ai giudici della terza Corte d’appello, presieduti da Francesca Marcelli, aveva dichiarato di aver “partecipato a una riunione durata pochi minuti e convocata d’urgenza” durante la quale era stato informato “che esisteva un’azione contro la mia persona, la mia famiglia e l’azienda da me guidata da parte di Kroll. La mia reazione é stata quella di dare mandato ai miei legali, Francesco Mucciarelli e Francesco Chiappetta, di denunciare tutto alla Procura della Repubblica”.

“Ho sempre avuto fiducia nel fatto che la verità sarebbe emersa. La verità è molto cocciuta”. Questo il commento di Marco Tronchetti Provera, “Tutta questa vicenda, con 17-18 capi di imputazione, è finita in una archiviazione e per tre volte in una assoluzione”, ha continuato Tronchetti Provera, sostenendo che la sentenza nei suoi confronti è “la risposta della giustizia a chi ha cercato di alterare la verita”.

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