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11 settembre 2001, vent’anni dopo la prima delle tre grandi crisi del XXI secolo

L’11 settembre del 2001 è una data che non si scorderà mai. Fu il giorno dell’incredibile e impressionante attacco terroristico alle Torri Gemelle di New York con migliaia di morti e feriti. Una tragedia che cambiò il mondo e un segnale che anche il nuovo secolo – il XXI – non sarebbe stato solo rose e fiori. “Con l’attentato alle Torri Gemelle – ha sostenuto nei giorni sul Corriere della Sera un esperto del rango di Franco Gabrielli, già capo della Polizia e ora sottosegretario ai Servizi segreti e alla Sicurezza del Governo Draghi – è cambiato tutto: la realtà del terrorismo e la sua percezione, ma anche la nostra vita quotidiana”. Ed è a dir poco singolare che il nuovo governo afghano, composto dai talebani, avesse inizialmente deciso, salvo ripensarci all’ultimo, di insediarsi proprio in un giorno simbolo come l’11 settembre.

Se il XX secolo era stato quello di due guerre mondiali, delle tragedie del nazismo e del fascismo, della Shoah e della dittatura del comunismo autoritario, anche il nuovo secolo ha presentato subito il conto all’umanità. E l’11 settembre è stato il giorno della prima delle tre grandi crisi che abbiamo finora conosciuto in questo secolo, tre crisi una più drammatica dell’altra, tre autentici cigni neri. Dopo gli attentati dell’11 settembre, nel 2008 è arrivato l’imprevedibile e imprevisto fallimento della grande banca americana Lehman Brothers che ha dato il via alla crisi sistemica della finanza poi sfociata nella recessione economica. Infine dall’inizio del 2020 è esplosa la crisi da Coronavirus che ha assunto dimensioni impensabili su tutto il pianeta – con oltre 160 milioni di contagi e oltre 4 milioni di morti – e che purtroppo non è ancora finita.

Ma torniamo all’evento delle Torri Gemelle. Che cosa successe e come andarono esattamente le cose l’11 settembre di 20 anni fa? Quel martedì mattina (primo pomeriggio in Italia) quattro aerei di linea delle maggiori compagnie aeree statunitensi (United Airlines e American Airlines) furono dirottati da 19 terroristi appartenenti ad al Qaida. Due aerei (il volo American Airlines 11 e il volo United Airlines 175) furono fatti schiantare rispettivamente contro le Torri Nord e Sud del World Trade Center, facendole crollare nel giro di 1 ora e 42 minuti, con le tragiche immagini che tutti ricordiamo, di fumo, fiamme e persone che provavano a mettersi in salvo lanciandosi dalle finestre. Un terzo aereo, il volo American Airlines 77, fu fatto schiantare contro il Pentagono, sede del Dipartimento della Difesa, nella contea di Arlington in Virginia. Un quarto aereo, il volo United Airlines 93, venne fatto inizialmente dirigere verso Washington ma precipitò successivamente in un campo nei pressi di Shanksville, in Pennsylvania, a seguito di una eroica rivolta dei passeggeri.

Gli attacchi causarono la morte di 2.977 persone (più 19 dirottatori) e il ferimento di oltre 6.000, secondo i dati definitivi comunicati dal Washingont Post nel 2003. Altre 24 persone sono ancora elencate tra i dispersi. Oltre alle vittime civili c’erano anche 343 vigili del fuoco, 72 agenti delle forze dell’ordine e 55 militari che sono stati uccisi negli attacchi. Furono più di 90 i Paesi che persero cittadini negli attacchi al World Trade Center. Il primissimo schianto, quello sulla Torre Nord del WTC, avvenne precisamente alle 8.46, mentre in Italia era ora di pranzo, seguito pochi minuti dopo le 9 da quello contro la Torre Sud.

Da allora l’America e l’Occidente si sono rialzati ma l’11 settembre resta una data simbolo che obbliga a non dimenticare le vittime e a tenere la guardia alta perchè il terrorismo è sempre dietro l’angolo.

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