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Webuild acquisisce Astaldi: il ruolo di Cdp e banche nel polo delle costruzioni

Pixabay

Il caso finanziario dell’ultimo venerdì di Borsa è stata l’aggregazione tra Webuild e Astaldi, che ha dato vita al campione nazionale delle costruzioni. Un’operazione attesa da tempo, che si è concretizzata col via libera all’acquisizione, da parte di Webuild, del 65% di Astaldi, attraverso l’esecuzione dell’aumento di capitale per cassa da 225 milioni. Contestualmente, è stato completato il secondo aumento di capitale di Astaldi da 98,7 milioni riservato ai creditori chirografari. Dopo l’annuncio, in mattinata il titolo di Astaldi è subito schizzato guadagnando oltre il 20%, salvo poi sgonfiarsi e chiudere addirittura in territorio leggermente negativo, in serata.

Il nuovo azionariato di Astaldi è dunque ora composto da Webuild, primo azionista con il 65% del capitale; i creditori con il 28,5% e gli attuali azionisti con il 6,5%. Il gruppo adesso sta lavorando su un piano industriale con l’obiettivo di presentarlo al mercato nei prossimi mesi. Per la combined entity Equita si aspetta per il 2021 un fatturato di 7,2 miliardi, un Ebit di 303 milioni (margine del 4,2%) e un utile di 120 milioni con una posizione finanziaria netta. L’operazione è avvenuta sotto la regia di Cdp e con la partecipazione di Intesa Sanpaolo e Unicredit, nell’ambito di Progetto Italia.

“L’aggregazione tra Webuild e Astaldi – ha commentato l’Ad di Cdp Fabrizio Palermo – rappresenta un importante tassello del Progetto Italia, avviato nel 2019 con il supporto di Cassa Depositi e Prestiti e finalizzato a creare il campione italiano nel settore delle costruzioni. Così nasce un gruppo caratterizzato da competenze uniche e permette di cogliere rilevanti opportunità di business per lo sviluppo anche di infrastrutture complesse sui mercati internazionali, con benefici per tutta la filiera italiana delle costruzioni e in particolare per le imprese di piccola e media dimensione che ne fanno parte. Nel suo ruolo di azionista di lungo periodo Cdp continuerà a supportare i piani di crescita di Webuild”.

“L’acquisizione di Astaldi da parte di Webuild – ha aggiunto Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo – segna un punto di svolta nel settore delle infrastrutture nel nostro Paese. Grazie a questa operazione nasce un gruppo che, sotto la guida di Pietro Salini, intende raggiungere dimensioni adeguate, un’elevata solidità, un’ancor più moderna organizzazione e una maggiore efficienza, per competere in tutto il mondo e permettere all’Italia di tornare ad eccellere in un settore che l’ha sempre vista protagonista. Fin dall’inizio abbiamo voluto sostenere Progetto Italia, certi che ciò avrebbe consentito la messa in sicurezza di tutta la filiera e favorito nuove opportunità in termini di posti di lavoro, soprattutto per i nostri giovani. Per questi motivi, ancor di più oggi, sentiamo il dovere di intervenire e garantire supporto a quei progetti che consentiranno alla nostra economia e al nostro sistema produttivo di uscire più forti dall’attuale condizione causata dall’emergenza sanitaria”.

“UniCredit – ha detto infine l’Ad Jean-Pierre Mustier – è orgogliosa di avere ricoperto un importante ruolo nella creazione della più grande società di costruzioni in Italia. Grazie all’acquisizione di Astaldi, WeBuild consoliderà ulteriormente la propria posizione competitiva a livello internazionale. Questo sarà anche un passo fondamentale a supporto del piano di sviluppo infrastrutturale promosso dal Governo per dare impulso all’economia italiana”.

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Categories: Economia e Imprese