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Vacanze estive: dalla Puglia alla Grecia, riparte il turismo

Photo by Natalya Zaritskaya on Unsplash

Le restrizioni anti-Covid-19 diminuiscono, i vaccini aumentano e molti italiani pensano già alle vacanze estive. L’estate sarà un periodo cruciale per la ripresa del Paese. La speranza è che il miglioramento della situazione epidemiologica e il conseguente allentamento dei paletti imposti agli spostamenti a livello nazionale e internazionale, riescano a risollevare il turismo, un settore martoriato dalla crisi economica innescata dalla pandemia che contribuisce in maniera importante al nostro PIL. Non a caso, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato un’ordinanza che dal 16 maggio elimina la quarantena obbligatoria per l’ingresso in Italia dai Paesi dell’Unione Europea e dell’area Schengen, oltre che da Gran Bretagna e Israele. Per venire nel nostro Paese sarà sufficiente un doppio tampone negativo. Lo scopo della misura è chiaro: favorire l’arrivo di turisti stranieri e incentivarli a trascorrere parte delle loro vacanze estive nel nostro Paese.

Se però, nonostante l’allentamento delle limitazioni, secondo gli analisti è probabile che in flussi in arrivo dall’estero rimangano ridotti anche quest’anno, fondamentale sarà il contributo del turismo interno. Ed è qui che entrano in gioco gli italiani. Secondo un’indagine effettuata da SWG e Confturismo-Confcommercio, sono quasi 9 milioni i cittadini italiani che hanno già programmato le loro vacanze estive. Vaccini permettendo, ovviamente, perché il rischio di dover effettuare i richiami in estate, potrebbe mettere a repentaglio tutti i progetti. Sono invece 16 milioni, tra chi ancora deve decidere e chi sa già che dovrà rinunciare, quelli che mancano all’appello rispetto ai tempi pre-Covid.

Tra coloro che hanno già scelto le vacanze, indica il rapporto, l’80% resterà in Italia. Le mete preferite sono ancora una volta le località balneari, con Puglia e Sardegna in testa, seguite da “territori dall’offerta più complessa come la Toscana”. Qualcuno però, nonostante le difficoltà, non ha intenzione di rinunciare alle vacanze all’estero, anzi rispetto ad aprile, “la fiducia nel processo di vaccinazione e l’attesa del green pass europeo” ha fatto salire dal 13 al 20% la quota degli italiani che sceglieranno una meta oltre confine per le vacanze, soprattutto Spagna e Grecia. 

Passando ai periodi più richiesti, il 60% degli intervistati ha in programma di andare in vacanza tra la seconda metà di luglio e agosto mentre settembre e i primi quindici giorni di luglio insieme non arrivano al 24% delle preferenze: un ritorno alla “stagionalizzazione” che, secondo Confturismo, non fa bene al turismo, soprattutto se continueranno a mancare i flussi degli stranieri.

Luca Patanè, presidente di Confturismo-Confcommercio dichiara: “Questa è una fase cruciale, nella quale ci giochiamo tutto: non solo l’estate 2021 ma il nostro posizionamento competitivo dei prossimi anni sullo scenario mondiale del turismo. Ci vogliono scelte veloci, d’anticipo sulla concorrenza, e gioco di squadra. Le decisioni su come riaprire ai flussi turistici, soprattutto quelli internazionali, con quali strumenti, tempistiche e messaggi, devono nascere dal confronto tra istituzioni e categorie, come si sta facendo da mesi negli altri Paesi. Una seconda estate con pochi stranieri e turisti italiani concentrati in un unico mese, è esattamente ciò che va evitato a tutti i costi”.

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