Aumentano le imprese italiane. A certificarlo sono i dati del relativo Registro diffusi oggi da Unioncamere, secondo cui nel secondo trimestre del 2015 sono nate 97.811 nuove attività, mentre ne sono state chiuse 59.831 attività già esistenti, per un saldo positivo pari a 37.980 imprese in più rispetto alla fine dello scorso mese di marzo. Si tratta del dato migliore registrato negli ultimi 4 anni.
In termini relativi, il numero delle imprese italiane è aumentato dello 0,63% (contro lo 0,59% rilevato nel secondo trimestre 2014) portando il totale delle imprese registrate in Italia, al 30 giugno di quest’anno, al valore di 6.045.771 unità.
Segnali incoraggianti anche sul fronte delle crisi d’impresa. Nel secondo trimestre le aperture di nuove procedure fallimentari si sono attestate a 3.654, in diminuzione del 9,6% su base annua, mentre quelle di concordati preventivi (414) hanno fatto registrare una frenata sono calate del 22,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Quanto ai fallimenti, la contrazione ha riguardato 13 regioni su 20, altre due regioni (Lazio e Umbria) hanno confermato il dato 2014 e solo in cinque casi (Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige Friuli-Venezia Giulia, Molise e Calabria) si registrano aumenti rispetto a un anno fa.
