X

Twitter, azionisti furiosi fanno causa a Musk: “Ha manipolato il mercato per abbassare il prezzo”

FIRSTonline

Alcuni azionisti di Twitter hanno fatto causa a Elon Musk – che a metà aprile aveva lanciato un’offerta da 44 miliardi di dollari per il 100% della società, poi accettata dal Cda – accusandolo di manipolazione del mercato. Gli investitori ritengono che il numero uno di Tesla abbia fatto crollare i prezzi delle azioni dell’azienda per negoziare un prezzo d’acquisto inferiore o per abbandonare l’accordo, violando diverse norme del diritto societario in California.

In particolare, gli azionisti affermano che le critiche pubbliche da parte di Musk alla società – incluso un tweet del 13 maggio in cui si affermava che l’acquisizione era “temporaneamente sospesa” fino a quando Twitter non avesse dimostrato che gli account falsi rappresentavano meno del 5% del totale – puntavano in realtà a far abbassare ulteriormente il prezzo delle azioni.

Inoltre, secondo gli investitori – che hanno fatto causa anche a Twitter, chiedendo un risarcimento – Musk non ha comunicato tempestivamente alla Sec (la Consob americana) di aver superato il 5% di Twitter e proprio questo ritardo gli ha permesso di risparmiare circa 156 milioni di dollari.

Musk avrebbe dovuto inviare la comunicazione entro il 14 marzo, ma si è mosso solo all’inizio di aprile, facendo sapere alla Security an Exchange Commission di avere in mano il 9,2% della società. Le regole della Sec, tuttavia, impongono a qualsiasi investitore che acquisti una quota superiore al 5% in una società di rivelare la propria partecipazione entro 10 giorni dal superamento della soglia, per questo l’Autorità americana aveva già aperto un’indagine sul patron di Tesla.

“Ritardando la comunicazione Musk ha manipolato il mercato e acquistato titoli Twitter a un prezzo artificialmente basso”, si legge nella documentazione della causa.

Musk, il suo avvocato e la stessa Twitter hanno rifiutato di commentare la vicenda.

Gli azionisti di Twitter hanno poi aggiunto che il recente calo delle azioni di Tesla ha messo in “grave pericolo” la capacità di Musk di finanziare l’acquisizione del social network, dal momento che il magnate ha impegnato le sue azioni come garanzia per assicurare i prestiti di cui ha bisogno per acquistare la società. Giovedì pomeriggio le azioni di Tesla erano scambiate a circa 700 dollari, in crescita giornaliera del 6% ma in netto calo rispetto ai 1.000 dollari di inizio aprile.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati