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Terremoto: da Intesa Sanpaolo e Acri 15 milioni per le Pmi

Grazie alla raccolta effettuata da Acri tra le Fondazioni di origine bancaria a favore delle popolazioni colpite dal sisma, tra il 24 agosto 2016 e il 18 gennaio 2017, nelle regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, e alla collaborazione con Intesa Sanpaolo, le piccole imprese di quei territori potranno complessivamente ricevere fino a 15 milioni di euro di finanziamenti per investimenti destinati al ripristino o alla riconversione dell’attività aziendale, oppure per esigenze di liquidità.

Ciò sarà possibile grazie a un Fondo alimentato dalle Fondazioni e costituito presso Intesa Sanpaolo, che così finanzierà, a tassi particolarmente contenuti, fino al 100% dei costi sostenuti dal beneficiario, con un massimo di 30mila euro. La durata massima del prestito sarà di 60 mesi per finanziamenti destinati al sostegno di investimenti; di 36 mesi per sostenere la liquidità.

L’iniziativa è stata presentata oggi a Roma da: Giuseppe Guzzetti, presidente di Acri; Carlo Messina, consigliere delegato e chief executive officer di Intesa Sanpaolo; Vincenzo Marini Marini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno. L’obiettivo è agevolare l’accesso al credito di piccole realtà produttive e commerciali, che soprattutto a causa degli effetti del sisma possono avere maggiori difficoltà nell’offrire le necessarie garanzie all’ottenimento di un finanziamento. Le risorse messe a disposizione dalle Fondazioni di origine bancaria e destinate al Fondo sono state affidate da Acri, con un apposito protocollo d’intesa, alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, che nei giorni scorsi ha stipulato una convenzione con Intesa Sanpaolo che regola l’accesso ai finanziamenti garantiti dal Fondo.

L’azienda interessata a un finanziamento presenterà domanda presso una filiale del gruppo Intesa Sanpaolo e per conoscenza alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno. La Banca effettuerà la valutazione e assumerà la necessaria delibera, dandone comunicazione alla Fondazione. Ciascun finanziamento concesso dalla Banca sarà assistito da una garanzia a valere sul Fondo di importo pari all’80% del credito. La consistenza del Fondo, attualmente pari a 3 milioni di euro, potrà essere incrementata in ragione degli eventuali interessi maturandi. “Insieme sul fronte di molte emergenze e con il loro contributo si sono impegnate soprattutto a mantenere coeso il tessuto sociale ed economico dei luoghi colpiti, indirizzando le erogazioni verso iniziative postemergenziali, puntuali e mirate, individuate sulla base di valutazioni congiunte con le Fondazioni operanti sui territori coinvolti. Anche in questo caso abbiamo scelto di operare in tal modo, indirizzando il nostro supporto verso quelle piccole realtà produttive e commerciali che sono il connettivo delle economie locali – ha dichiarato Giuseppe Guzzetti, presidente di Acri -. A questa iniziativa a favore delle comunità colpite dal sisma, se ne aggiunge un’altra, realizzata nell’ambito del nostro piano di contrasto alla povertà educativa minorile realizzata, insieme al Governo e al Terzo settore, grazie a un apposito Fondo alimentato dalle Fondazioni di origine bancaria, per tre anni dal 2016 al 2018, con 120 milioni di euro all’anno: le quattro regioni colpite dal terremoto riceveranno 2,5 milioni di euro, specificatamente riservati per loro, che andranno ad aggiungersi alle risorse che esse si aggiudicheranno tramite i bandi standard alimentati dal Fondo stesso”.

Carlo Messina, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, ha così commentato: “Soprattutto le piccole imprese che più rappresentano le tipicità produttive di questi luoghi, necessitano di risorse per rilanciare gli investimenti e poter ripartire. È nostro compito accompagnare e agevolare un percorso di ripresa: l’iniziativa voluta da Acri ci vede pienamente partecipi con un ruolo propulsivo. Sosterremo l’accesso al credito a tassi contenuti, fino a coprire completamente tutte le esigenze di liquidità previste dai piani di sviluppo delle aziende. Un ulteriore e significativo contributo, quello presentato oggi, che si aggiunge agli importanti interventi che il nostro Gruppo ha già attivato a favore delle popolazioni del Centro Italia colpite dal sisma”.

“Del modello antropologico grazie al quale si è mantenuta la presenza di comunità nell’entroterra e si sono conservati valori, tradizioni e
culture che, altrimenti sarebbero andati persi – ha detto Vincenzo Marini Marini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno -. L’operazione presentata oggi è sì un atto di solidarietà e di condivisione, ma costituisce anche un forte sostegno, tramite un aiuto alle attività economiche, a mantenere unite e coese quelle comunità. Penso, dunque, che le comunità colpite l’apprezzeranno non solo per l’aiuto finanziario, ma anche per il segnale culturale che essa rappresenta in termini di attenzione ai legami di comunità e all’esigenza di poter continuare, dopo questo tragico sisma, in un percorso di dignità economica. Un sentito ringraziamento va a tutte le Fondazioni di origine bancaria che hanno voluto sostenere l’iniziativa”.

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