X

Telecom Italia, oggi primo duello. Enel rilancia in Brasile

Imagoeconomica

L’avanzata del rendimento dei T-bond, ormai a ridosso del 3%, mette sotto pressione le Borse, a partire dai mercati emergenti, colpite dal rialzo del dollaro su tutte le valute, euro compreso (1,221, ai massimi da due anni e mezzo). Ma a favore del Toro si è schierata stamane la Cina: un giornale controllato dal partito anticipa che il politburo del Partito Comunista Cinese è pronto a prendere provvedimenti a sostegno della liquidità dei mercati.

Immediata la reazione dei listini. L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen sale del 2,2% al traino delle banche. Hong Kong +1,1% aiutata anche dalla resurrezione di Rusal (+33%). Il segretario al Tesoro Usa Stephen Mnuchin ha dichiarato che le sanzioni Usa sul colosso dell’alluminio russo saranno rimosse se dalla società, quotata nell’ex colonia britannica, uscirà il miliardario Oleg Deripaska, vicino a Putin.

In rialzo la Borsa del Giappone (+0,7%), favorita dal calo, il sesto consecutivo, dello yen, trattato a 108,7. Le Borse di Taiwan e di Seoul sono in calo (Taiex -0,7% e Kospi -0,2%), penalizzate dal pessimo momento delle società dell’industria dei chip. Ieri sera l’indice Sox di Philadelphia ha chiuso ai minimi da febbraio.

GOOGLE: BOOM DI RICAVI MA SALGONO I COSTI

Poco mossi ieri i listini Usa: Dow Jones -0,06%, S&P 500 +0,01%. Perde colpi il Nasdaq (-0,25%), colpito dalla frenata di vendite degli smartphone. Ma Wall Street è pronta all’ondata di trimestrali che arriveranno tra poche ore.

La prima a scendere in campo è stata Alphabet, la casa madre di Google (-0,33%, ma -0,40% negli scambi after hours): volano i ricavi (+73%), ma gli analisti sono stati colpiti dal parallelo forte incremento dei costi legati alle numerose iniziative del colosso: salgono a tre cifre gli investimenti per YouTube ma anche per Waymo, la società dedicata allo sviluppo dell’auto a guida autonoma, e per la consociata che si occupa di intelligenza artificiale.

Ancora ai massimi i prezzi del petrolio: Wti a 68.95 dollari, Brent a ridosso dei 75 dollari. In Piazza Affari in evidenza Saipem (+0,87%) in attesa dell’annuncio dei conti approvati dal Cda ieri sera.

EUROPA POSITIVA, MILANO È LA MIGLIORE

L’azionario europeo ha iniziato bene la settimana in vista della riunione della Bce: l’Eurostoxx ha ai massimi dal 2 febbraio, ed è tornato marginalmente positivo da inizio anno. L’indice Pmi composito di aprile si è attestato a 55,2 punti, al di sopra del consenso degli economisti, ma i dati Ue, nel complesso deboli, lasciano immaginare una politica monetaria ancora accomodante.

Frenata in avvio dallo stacco cedole (-0,37% l’incidenza dei dividendi sull’indice) Milano (+0,64%) ha preso velocità nel corso della seduta, chiudendo ad un soffio da quota 24mila (23.982 punti). Il controvalore degli scambi si è attestato a circa 2,26 miliardi di euro, in calo rispetto ai volumi raggiunti nelle cinque sedute della settimana scorsa (tutte sopra i 2,5 miliardi).

Copione analogo per gli altri listini europei: Francoforte +0,25%, Parigi +0,48% e Madrid +0,38%. In terreno negativo ha chiuso solo Zurigo, condizionata dal calo di Ubs (-2,50%) dopo i conti. Il gruppo bancario svizzero ha chiuso il primo trimestre del 2018 con un utile netto in rialzo del 19% a 1,5 miliardi di franchi svizzeri.

SPRED AI MINIMI DA DUE ANNI, OGGI IN ASTA I CTZ

Lo spread Btp/Bund si è spinto in basso fino a 115 punti base, per la prima volta dall’8 settembre 2016. Il rendimento decennale italiano ha oscillato tra 1,78% e 1,81%. Gli acquisti, specie dall’estero, hanno preso consistenza dopo l’incarico per il governo al presidente della Camera, Roberto Fico.

Oggi prende il via il ciclo d’aste di fine mese, con un’offerta fino a 3,75 miliardi di Ctz e dei due Btpei maggio 2028 e settembre 2032. A fine seduta sul secondario il Ctz marzo 2020 scambiava sul mercato grigio a un rendimento in area -0,190%, sopra il -0,225% del collocamento di un mese fa: a tali livelli si tratterebbe di un massimo d’asta da ottobre dell’anno scorso. Il mese di aprile vede un picco delle scadenze di titoli acquistati tramite il programma, oltre 24 miliardi in tutto, di cui 22,6 del settore pubblico.

OFFERTI 9,25 MILIARDI DI TITOLI A LUNGO

A Borsa chiusa il Tesoro ha comunicato l’ammontare dei titoli a medio-lungo in asta giovedì prossimo:

  • da 2,25 a 2,75 miliardi di euro della quinta tranche del Btp a 5 anni 1/3/2023 cedola 0,95%.
  • da 2,5 a 3 miliardi di euro della settima tranche del Btp a 10 anni 1/2/2028 cedola 2,00%.
  • da 3 a 3,5 miliardi di euro della prima tranche del Ccteu 15/9/2025.

NPL, LA BCE PRONTA A CANCELLARE LE RICHIESTE

Ad alimentare il rally di Piazza Affari specie nel pomeriggio è stato il comparto bancario. L’indice di settore italiano ha chiuso in rialzo dell’1,03%. Alla ripresa ha contribuito la notizia che la Bce è intenzionata a cancellare il piano per ridurre i non performing loans delle banche, una riforma che potrebbe imporre al sistema accantonamenti più elevati a fronte dei crediti deteriorati (759 miliardi di euro tra Italia, Portogallo, Grecia e Spagna).

UNICREDIT E FINECO VOLANO NEL GIORNO DELLE CEDOLE

In evidenza Unicredit (+2,76%) promossa a “overweight” da Barclays. Il titolo ha staccato ieri il dividendo di 0,32 euro per azione (yield 1,78%).

Brilla anche FinecoBank (+3,11%). Il titolo ha staccato ieri un dividendo di 0,285 euro per azione (yield 2,88%) recuperato quasi integralmente nel corso della seduta. Secondo Mediobanca Securities, l’istituto presenterà la migliore trimestrale tra le società di gestione del risparmio, mentre Azimut (+0,32%) potrebbe essere quella più impattata dalla volatilità del mercato. Banca Generali ha chiuso in rialzo dell’1,38% dopo i conti.

Buon rialzo anche per Mediobanca (+2,02%), Ubi (+1,67%) e Banco Bpm (+1,32%). In controtendenza Mps (-0,7%), che risente anche del taglio di target price da parte di Deutsche Bank. Piatta Bper.

ENEL RILANCIA IN BRASILE

Deboli le utilities, in sintonia con il comparto a livello europeo (-0,38%), con gli investitori attenti alle prossime mosse della Bce sui tassi ed al rialzo dei T bond Usa.

Enel (+0,54%) ha modificato ieri la sua offerta pubblica di acquisto per l’acquisizione di tutte le azioni di Elettropaulo, impegnandosi in modo incondizionato a iniettare 1,5 miliardi di reais. Gli interessati al gruppo brasiliano si confronteranno in un’asta pubblica il prossimo 18 maggio. Oltre ad Enel, in campo ci sono Iberdrola e la cinese State Grid of China.

OGGI PRIMO DUELLO IN TELECOM. MA IL MATCH SI SPOSTA AL 4 MAGGIO

Al via oggi il primo round del match su Telecom Italia (-0,71%) che oppone Vivendi ed il fondo Elliott, supportato dalla maggior parte degli investitori esteri. Ma l’assemblea si limiterà ad approvare il bilancio e a confermare l’ad Amos Genish. Il Tribunale di Milano ha deciso infatti che l’assemblea di Tim di oggi non voterà la nomina dei rappresentanti del fondo attivista Elliott in Cda, che verrà ricostituito interamente con il voto dei soci nella nuova riunione del 4 maggio.

MORGAN STANLEY NON CREDE AL RITIRO DI MARCHIONNE

Brilla la stella di Fiat Chrysler (+2,11%) grazie ad un report di Morgan Stanley che ha alzato il “bull case” target a 50 da 35 dollari tenendo il target price di base a 23 euro. Ad accendere l’interesse degli investitori per l’analisi del broker (da sempre tra i più vicini al gruppo) è il passaggio in cui Morgan Stanley rileva come non si vedano al momento segnali dell’avvio del processo di selezione del successore di Sergio Marchionne entro i prossimi 12 mesi. “Non saremmo sorpresi – scrivono gli analisti della banca americana – di vederlo rimanere come boss”.

Nell’automotive si distingue anche Sogefi (+3,44%) dopo i risultati.

TONFO DI JUVENTUS, IL QATAR IN CAMPO CON LA ROMA

Nel resto del listino da segnalare Cattolica Assicurazioni (+4,92% a 9,06 euro). Il presidente della Fondazione Cariverona Alessandro Mazzucco, parlando in conferenza stampa a Verona, ha dichiarato che “i livelli di rendimento della quota di Cattolica – che rimane un investimento finanziario – debbono salire perché se no si possono fare scelte alternative, anche interessanti”.

Positiva Fiera Milano (+2,74%), che dal 30 aprile torna nel segmento Star di Borsa Italiana.

Tonfo di Juventus (-3,07%) dopo gli ultimi risultati di campionato, mentre la Lazio è salita del 4,45%. La Roma, che ha annunciato che Qatar Airways sarà il nuovo “main global partner”, ha guadagnato il 7,5%.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati