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Snam presenta ricavi trimestrali oltre le attese e rassicura: flussi del gas dalla Russia senza interruzioni

Imagoeconomica

I conti del primo trimestre 2022 sono positivi per Snam, con ricavi in aumento grazie alla crescita dei business regolati e dei business della transizione energetica.
La società di infrastrutture energetiche milanese, che in un comunicato ricorda di non essere “attiva nel mercato russo e non detenere partecipazioni, anche in joint venture, in società russe”, ha anche confermato la quidance sull’utile netto 2022 di circa 1,1 miliardi di euro.

Nuovo rialzo prezzo del gas stamane, ma flussi senza interruzioni

Stamane il prezzo del gas russo ha visto un nuovo rialzo. I flussi dalla Russia “al momento continuano senza interruzioni” ma “l’incertezza e il timore di possibili implicazioni sul fronte degli approvvigionamenti hanno innescato una significativa crescita dei prezzi del gas e del petrolio”, ha detto Snam con una nota. In particolare stamane il contratto di riferimento del gas europeo, scambiato ad Amsterdam, fa un balzo del 9% attestandosi a 102,50 euro.
In mattinata il titolo Snam in Borsa perde l’1,03% a 5,19 euro quando il FTSE Mib perde l’1,78%.

Ebitda cresce del 5,2%, utile netto +3,8%

Nel primo trimestre dell’anno Snam ha registrato ricavi totali pari a 808 milioni di euro in aumento del 14,8% rispetto al primo trimestre 2021, con un margine operativo lordo (EBITDA) a 588 milioni di euro (+5,2% rispetto al primo trimestre 2021).
L’utile netto adjusted di gruppo è pari a 325 milioni di euro, in crescita del 3,8% rispetto al primo trimestre 2021, per effetto della “positiva performance operativa e della crescita del contributo delle società partecipate”, dice la nota.

Venier firma il primo bilancio dopo il suo recentissimo ingresso

“I risultati del primo trimestre mostrano la solidità del core business di Snam, la positiva performance operativa e il maggiore contributo delle società partecipate, elementi che hanno consentito di compensare gli effetti derivanti dalle disposizioni del nuovo periodo regolatorio in tema di remunerazione del capitale per le attività caratteristiche – dice Stefano Venier, appena nominato amministratore delegato e direttore generale, subentrando a Marco Alverà.

“La nostra infrastruttura di trasporto, stoccaggio e rigassificazione conferma la propria centralità nel complesso contesto geopolitico attuale. Per questo siamo anche al lavoro per intraprendere le iniziative necessarie per contribuire alla sicurezza e per consentire la diversificazione degli approvvigionamenti in Italia e nei territori nei quali operiamo, restando nel contempo impegnati ad abilitare la transizione energetica e a raggiungere i nostri obiettivi di neutralità carbonica, nell’interesse di tutti i nostri stakeholder”, conclude Venier, ex CEO della multi utility Hera.

Indebitamento in calo, guidance confermata

L’indebitamento finanziario netto di 12,6 mld di euro risulta in calo rispetto ai 14 mld di fine 2021, grazie soprattutto alla temporanea variazione del capitale circolante connessa all’attività di bilanciamento, precisa la nota.

“Sulla base delle informazioni disponibili e delle stime del management, la società “prevede un impatto complessivamente limitato rispetto ai risultati economico-patrimoniali dell’anno in corso, il che consente di confermare la guidance sull’utile netto 2022 di circa 1,1 miliardi di euro, assumendo la stabilità della quota in De Nora e del contributo delle consociate austriache e una domanda gas costante”.

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