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Piombino, per il porto arrivano gli sceicchi dell’Oman

Dopo gli algerini, gli sceicchi dell’Oman. Arrivano ancora dall’Oriente nuove promesse di rilancio per l’hub portuale di Piombino: a renderlo noto è stata la stessa Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, di cui appunto lo scalo toscano fa parte e il cui presidente, Stefano Corsini, ha incontrato personalmente Nasser Bin Mohammed Al Hashar, business man a capo di Al Jazeera International Group. 

Il gruppo guidato da Al Hashar è attivo soprattutto nel real estate, nelle infrastrutture, nei trasporti e nel turismo, ma anche nell’energia e nella finanza. E secondo le indiscrezioni il magnate dell’Oman avrebbe in Italia anche progetti nell’agroalimentare, da realizzare sempre a Piombino, dove vorrebbe rilanciare gli stabilimenti industriali con la produzione di vetture per la Formula GT3.

L’operazione si deve ancora definire e la cautela è d’obbligo, dopo la recente esperienza negativa vissuta da Piombino con Cevital-Aferpi, la cordata guidata dal magnate algerino Issad Rebrab, che mise nel mirino le ex acciaierie Lucchini promettendo un rilancio basato su siderurgia, logistica e anche in quel caso agroalimentare. Nell’impianto di acciaio di Piobino, la crisi è però lungi dall’essere risolto perchè la Cevital non ha mantenuto gli impegni di investimento ma nel caso dell’hub portuale il progetto pare di portata più ampia. Vedremo

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