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Piazza Affari resta debole nonostante banche e Saipem

FIRSTonline

Recuperano le banche, ma non bastano a Piazza Affari per risalire la china. Il Ftse Mib a metà giornata perde circa mezzo punto percentuale e rimane ben sotto i 18.000 punti, trascinato al ribasso in particolare dalle perdite degli energetici in seguito alla decisa contrazione del prezzo del petrolio, che oggi perde il 2%: sia il Brent sia il Wti sono segnalati ben al di sotto dei 48 dollari al barile.

Di conseguenza tra i titoli peggiori spiccano Eni e Tenaris, con un ribasso di oltre il 2% mentre è in controtendenza Saipem dopo l’annuncio della maxi-fusione tra la francese Technip e l’americana Fmc Technologies, che fa pensare a un possibile consolidamento nel settore dei servizi petroliferi. Saipem avanza dell’1,8% a mezzogiorno.

Continua a soffrire anche Telecom Italia -1,7%, all’indomani del collocamento del bond decennale da 1 miliardi, per il quale le richieste hanno superato i 4 miliardi. E’ invece il giorno del riscatto dei titoli bancari: Intesa Sanpaolo e Ubi guadagnano più del 2%, bene anche Unicredit +1,5% e Mediobanca +1,6%.

In generale viaggiano in territorio negativo anche gli altri listini europei, in attesa dei verbali della Federal Reserve attesi nella serata (ora europea): secondo gli analisti è probabile è che il rialzo dei tassi d’interesse slitti a settembre. A metà giornata le perdite delle altre Borse sono peggiori di quelle di Piazza Affari: Londra -1,4%, Parigi -1%, Francoforte -1,6%, appesantita dalle forti vendite sul titolo di Bayer dopo la conferma dell’interesse per la statunitense Monsanto.

In tutta Europa in calo i titoli delle compagnie aeree, appesantiti dalla scomparsa dell’Airbus 320 di Egypt Air, in volo da Parigi al Cairo e di cui è stato ritrovato il relitto al largo dell’isola greca di Karpathos, in acque territoriali egiziane. Non è escluso che si possa trattare di terrorismo. A Parigi il titolo Airbus è in calo dell’1,17% mentre Air France Klm cede lo 0,3%. Segno meno anche per Lufthansa in calo dell’1,12% a Francoforte e per International Consolidated Airlines Group (Aer Lingus, British Airways, Iberia and Vueling) in calo dell’1,42% a Londra.

Riflettori ancora puntati su Rcs Mediagroup, che oggi aggiunge un altro mezzo punto percentuale al suo valore, ormai sempre più superiore rispetto al prezzo dell’Opa lanciata da Bonomi insieme ad alcuni soci storici del gruppo editoriale: 0,72 euro contro 0,70.

L’euro risulta presso chè stabile sul dollaro a 1.122125, mentre lo spread Btp Bund, che in apertura di seduta aveva superato la soglia dei 140 punti base, si ridimensiona a fine mattinata intorno ai 137 punti base.

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