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Piazza Affari dribbla l’effetto dividendi e sfiora quota 24 mila

Pixabay

Partita in sordina, per lo stacco cedole di molte blue chip, la seduta di Piazza Affari si conclude con un buon rialzo dello 0,64%, a un soffio dai 24.000 punti, (23.982). Ben comprate Fca +2,11% e le banche, mentre da Francoforte filtra la notizia che la Bce, dopo aver registrato una reazione politica negativa, sta valutando se abbandonare le regole pianificate per lo stock di non performing loans che avrebbero costretto gli istituti a fare più accantonamenti.

Il copione è simile sulle altre Piazze di Eurolandia: Francoforte +0,25%; Parigi +0,48%; Madrid +0,38%. Per il resto: Londra +0,42%, mentre Zurigo, -0,11%, è leggermente sotto la parità, con Ubs (-2,5%) in fondo al listino dopo i conti.

Wall Street parte intonata, attenta alle trimestrali e ai Treasury, con il rendimento del decennale vicino al 3%, anche a causa di un rialzo sostenuto dalle prospettive di crescita dell’economia statunitense e dalle aspettative di aumento dell’inflazione che potrebbero influire sulla Fed in senso restrittivo. Nell’Eurozona invece gli indici Pmi preliminari di aprile segnalano un indebolimento della crescita della domanda e un’offerta sotto pressione.

Il rendimento del Btp 10 anni sale all‘1,8% mentre lo spread con il Bund si riduce a 116.30 punti base (-2,27%), per il peggior andamento del decennale tedesco. Il mercato continua a guardare senza grande apprensione al rischio politico italiano. Oggi il Quirinale ha affidato al presidente della Camera Roberto Fico il compito di verificare l’esistenza di una possibile maggioranza di governo M5s-Pd; Fico dovrà riferire al presidente della Repubblica entro giovedì.

Domani parte il ciclo d’aste di fine mese, con un’offerta fino a 3,75 miliardi di Ctz e dei due Btpei maggio 2028 e settembre 2032.

L’euro s’indebolisce contro il dollaro, con il cambio in area 1,222. Il petrolio risale dai minimi di seduta e resta prossimo ai 74 dollari: Brent -0,24%, 73,88 dollari al barile. L’oro paga un prezzo leggermente più alto al rafforzarsi della valuta americana: 34,82 euro al grammo (-0,41%).

In Piazza Affari le migliori blue chip della seduta sono Fca, Mediobanca +2,02%; Unipolsai +1,88%; Ubi +1,67%; Tenaris +1,44%.

Le vendite si concentrano su Luxottica -2,17%; Italgas -1,58%; Prysmian -0,93%; Terna -0,72%.

Telecom, alla vigilia dell’assemblea, cede lo 0,71% dopo che il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso di Tim e Vivendi contro l’integrazione dell’ordine del giorno presentato dal Fondo Elliott. Gli azionisti non potranno dunque votare domani la revoca e sostituzione di sei consiglieri richiesta dal fondo americano.

Piatta Bper, mentre l’ad di Unipol Carlo Cimbri, a margine dell’assemblea di Unipolsai, primo azionista di Bper con il 9,9%, chiede che il piano industriale su cui il management della banca è al lavoro dia una “risposta forte sul tema degli npl”, con una “significativa diminuzione” dei crediti deteriorati allora la società sarà disposta a sostenerlo sottoscrivendo una ricapitalizzazione. “Un aumento di capitale accompagnato da una valida prospettiva industriale non sarebbe un’eresia”.

Fuori dal Ftse Mib occorre segnalare la corsa dell’AS Roma alla vigilia della semifinale di Champions League con il Liverpool. Il club di James Pallotta ha chiuso le contrattazioni con un rialzo del 7,5% grazie all’intesa da 40 milioni di euro in tre anni siglata con Qatar Airways che già dalla prossima partita sarà main sponsor della squadra.

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