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Pensioni, taxi, farmacie, Imu alla Chiesa: tutti i nodi del decreto liberalizzazioni

Inizia la battaglia finale sulle liberalizzazioni. Dopo giorni di scontri fra il Governo e le lobby, si apre finalmente la settimana decisiva per il decreto cresci-Italia. Gli emendamenti sono stati depositati e la commissione Industria del Senato darà oggi il via libera al provvedimento, che mercoledì arriverà in Aula a Palazzo Madama. Tutte le modifiche stabilite fin qui dovrebbero confluire in un maxi-emendamento. In queste ore le categorie professionali tentano l’assalto finale all’Esecutivo, nella speranza di strappare in extremis qualche ulteriore concessione. Il governo è pronto ad alzare contro di loro lo scudo della fiducia, ma nemmeno questo strumento – già usato a ripetizione – metterà il testo al sicuro in via definitiva.

Gli ultimi ostacoli da superare sono le resistenze dei partiti – schierati a favore dell’una o dell’altra corporazione – che probabilmente alimenteranno ancora le polemiche durante la discussione. Con la questione di fiducia l’esito del voto dovrebbe essere scontato, ma i passaggi parlamentari da affrontare sono ancora tre prima dell’approvazione finale, che dovrebbe arrivare entro il 24 marzo.

Ecco quali sono i temi più caldi su cui ancora si discute:

IMU ALLA CHIESA, MA LE SCUOLE NON PAGANO

Venerdì scorso il Governo ha presentato in commissione al Senato un emendamento per tagliare le esenzioni dalla nuova imposta municipale unica di cui beneficiano gli enti non commerciali, tra cui la Chiesa. Non pagheranno solo gli immobili in cui si svolge in modo esclusivo un’attività non commerciale, mentre per per quelli “misti” l’esenzione sarà limitata alla sola frazione dell’immobile dedicata al culto.

La notizia ha avuto un’immediata eco politica. Sono stati soprattutto gli esponenti del Pdl ad alzare i toni contro un’eventuale tassazione delle scuole cattoliche parificate. E alla fine l’Esecutivo ha rassicurato la Cei. “Per le scuole è necessario precisare – ha detto oggi il premier Mario Monti -. Sono esenti dall’Imu quelle che svolgono attività secondo modalità non commerciali”. In sostanza, per non pagare gli istituti scolastici dovranno soddisfare due semplici requisiti: dovranno essere aperti a tutti e non dovranno conseguire utili. 

PENSIONI: CONTO GRATIS FINO A 1.500 EURO, MA LE BANCHE NON CI STANNO

Resiste per ora la norma che consente ai pensionati di aprire gratuitamente un conto corrente in banca (niente costi di apertura né di gestione), purché non ricevano assegni superiori ai 1.500 euro al mese. Contro questa misura – che va incontro agli interessi di circa 850 mila pensionati a reddito basso e medio-basso – si sono scagliati gli istituti di credito, che stimano l’impatto della nuova misura sui loro bilanci in un miliardo l’anno.

LO SCOGLIO DELLE FARMACIE

Non si placa lo scontro sulle nuove farmacie. Tutto si gioca sui numeri: il decreto stabiliva l’apertura di cinquemila nuovi esercizi, arrivando così a una proporzione di uno ogni 3.000 abitanti. Il Pd vorrebbe che questa soglia fosse rispettata, mentre il Pdl vorrebbe alzarla a 3.500, per la felicità di Federfarma. Alcuni in Parlamento sono arrivati a chiedere un quorum di 3.800. E’ possibile che alla fine si arrivi a un compromesso, fissando il rapporto a 3.300.

TAXI: AUTORITA’ AI SINDACI, MA L’AUTHORITY PUO’ RICORRERE AL TAR

Confermata la norma restituisce ai sindaci il potere di stabilire il numero delle nuove licenze da concedere. I primi cittadini dovranno però agire in base alle direttive della nuova Autorità per i Trasporti, che nascerà a fine maggio. L’Authority potrà anche ricorrere al Tar se i Comuni non applicheranno la nuova norma. “Potrebbe esserci un rafforzamento dei poteri dell’Authority, agendo sui poteri sostitutivi”, ha detto il relatore Filippo Bubbico (Pd), a margine dei lavori in commissione Industria al Senato.

PROFESSIONISTI, MARCIA INDIETRO SUI PREVENTIVI

Alla fine il Governo ha ceduto al pressing delle categorie più potenti. Dall’ultima versione del cresci-Italia scompare l’obbligo per i professionisti (avvocati, notai, architetti…) di preparare il preventivo in forma scritta per i clienti che ne avessero fatto richiesta. Ora nel testo si dice in modo ben più generico che il compenso deve essere reso noto “previamente” e con “un preventivo di massima”.

I TRIBUNALI D’IMPRESA SALGONO A 20

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I tribunali d’impresa istituiti con il cresci-Italia aumentano da 12 a 20. Le nuove sezioni – nate dalla conversione di altre sezioni già presenti in alcuni tribunali – si occuperanno di controversie su proprietà industriale, concorrenza sleale, diritto d’autore, class action e cause tra soci. La Lombardia sarà l’unica regione ad averne due: a Milano e a Brescia. Per la Valle D’Aosta e il Trentino Alto Adige saranno competenti rispettivamente Torino e Venezia.

SRL PER GLI UNDER 35, IL NOTAIO E’ GRATIS

I giovani sotto i 35 anni potranno avviare società a responsabilità limitate pagando un prezzo simbolico di un euro, a cui non si aggiungeranno nemmeno le spese notarili. L’atto pubblico rimarrà obbligatorio, ma in questi casi i notai saranno costretti a lavorare gratis.

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