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Parigi, Robert Adams alla Fondazione Henri Cartier-Bresson

Robert Adams (1937) è noto per il suo lavoro fotografico sulla trasformazione del paesaggio occidentale degli Stati Uniti e la sua coscienza ambientale. La mostra presenta per la prima volta a Parigi, l’intera serie Our Lives and Our Children, uno dei saggi visivi più sorprendenti dell’artista sul catastrofismo ecologico. Un giorno, negli anni ’70, il fotografo individuò una colonna di fumo che si innalzava sopra l’impianto di produzione di armi nucleari di Rocky Flats vicino a Denver, in Colorado. Decide di mettere in scena ciò che un disastro nucleare potrebbe distruggere.

Armato di Hasselblad, nascosto dietro una borsa della spesa, esaminerà la città, i suoi sobborghi, i parcheggi o i centri commerciali, per fotografare le persone, modellate dalla società dei consumi e vivendo sotto l’influenza di questa minaccia. È particolarmente interessato alle relazioni visibili tra le persone sotto l’effetto di un potenziale pericolo, denunciato ma invisibile. Sotto l’apparente tranquillità di queste donne, uomini e bambini, giace la linea sottile tra la possibilità che sembra unirle e il pericolo quasi impercettibile affrontato dalla catastrofe nucleare, che, secondo Robert Adams, rimane inevitabile.

Nel 1983, Aperture ha pubblicato la prima edizione ormai esaurito questa serie di fotografie scattate tra il 1979 e il 1982 sotto il titolo della nostra vita e dei nostri figli, fotografie scattate Near The Rocky Flats armi nucleari Plant. Nel 2003, la Matthew Marks Gallery di New York presenta una mostra e un catalogo, un secondo aspetto romanzo come i non pochi viaggi attraverso il centro commerciale parcheggio, Giù City Streets. Nel 2018, riedizione aumentata del libro nostra vita e dei nostri figli da Steidl Publishing comprende parte di queste fotografie.

Immagine: Robert Adams, Sans titre, No Small Journeys, 1979-1982 ©​ Robert Adams, courtesy Fraenkel Gallery, San Francisco and Matthew Marks Gallery, New York

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Categories: Arte