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Ora legale 2022: quando, come e perché dobbiamo spostare le lancette dell’orologio. Guida in 5 punti

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L’ora legale 2022 entrerà in vigore nella notte fra sabato 26 e domenica 27 marzo. Alle due del mattino (o la mattina dopo, più ragionevolmente) dovremo spostare le lancette avanti di un’ora. Per chi si chiede se stavolta “guadagniamo o perdiamo un’ora di sonno”, la risposta è semplice: la perdiamo. Per questo lo facciamo di domenica.

1) Quanto dura l’ora legale 2022?

L’ora legale dura sette mesi: il 23 ottobre tornerà in vigore l’ora solare e dovremo portare le lancette indietro di un’ora.

2) A cosa serve l’ora legale?

Lo scopo è ottimizzare le ore di luce per ridurre i consumi. Terna, la società che gestisce la rete elettrica italiana, fa sapere in una nota che – grazie all’ora legale 2022 l’Italia risparmierà oltre 190 milioni di euro, abbattendo i consumi di circa 420 milioni di kilowattora. In termini ambientali, il beneficio è quantificabile in un taglio molto significativo delle emissioni: si parla di circa 200mila tonnellate di anidride carbonica in meno nell’atmosfera.

3) Quando si risparmia di più con l’ora legale 2022?

“I mesi che segnano il maggior risparmio energetico sono aprile e ottobre – scrive Terna – Spostando in avanti le lancette di un’ora, infatti, si ritarda l’uso della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi l’effetto ritardo nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate e fa registrare valori meno evidenti in termini di risparmio elettrico”.

4) Quanto abbiamo risparmiato finora?

Sempre secondo Terna, dal 2004 al 2021 l’Italia ha risparmiato grazie all’ora legale circa 10,5 miliardi di kWh, che, in termini economici, corrispondono a oltre 1,8 miliardi di euro.

5) L’alternanza ora legale – ora solare non doveva essere abolita?

Se ne parla da anni a Bruxelles, anche se l’idea sarebbe di lasciare ogni stato Ue libero di scegliere se continuare o meno ad alternare ora legale e ora solare. Comunque si risolva la disputa internazionale, l’Italia non sembra propensa a modificare il cambio d’orario in vigore ormai da decenni.

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