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Monopattini: gli incidenti sono meno di quanto si creda

Imagoeconomica

In Italia, ogni 10mila monopattini in modalità condivisa si verificano 44 incidenti. Il tasso di sinistrosità, quindi, è appena dello 0,004%, in un settore che conta 10 operatori e oltre 42mila monopattini sharing autorizzati in più di 30 città. I dati sono contenuti in uno studio promosso da Assosharing e dall’Osservatorio Sharing Mobility presso il ministero dell’Ambiente.

I risultati della ricerca sono stati illustrati mercoledì nel corso di un’audizione davanti alla commissione Trasporti della Camera. In quell’occasione, Assosharing, associazione di categoria del comparto sharing mobility, ha anche avanzato una serie di proposte per migliorare la sicurezza stradale introducendo alcune regole che coinvolgano diversi tipi di veicoli.

Per quanto riguarda i monopattini, Assosharing avanza i seguenti suggerimenti:

  • ridurre da 25 a 20 km/h il limite di velocità;
  • alzare la velocità massima nelle aree pedonali a 10 km/h per rendere i mezzi più stabili;
  • introdurre un codice univoco ben visibile per identificare ogni singolo mezzo;
  • inserire nelle app di condivisione un tutorial informativo obbligatorio sul corretto utilizzo del mezzo;
  • promuovere campagne di educazione da parte degli operatori;
  • creare un call center e di un numero verde per il pronto intervento;
  • introdurre l’obbligo di caricare sulle app una foto al termine di ogni corsa per verificare che il veicolo sia parcheggiato correttamente;

Assosharing propone inoltre di estendere l’obbligo di assicurazione anche ai privati e non solo per i monopattini, ma anche per le biciclette a pedalata assistita.

Infine, l’Associazione chiede di inserire il concetto di “veicolo in condivisione” all’interno del codice della strada.

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