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Lavoro, 3 milioni di assunzioni in 5 anni: ecco settori e professioni

Pixabay

Tra 2,5 e 3,2 milioni di occupati in 5 anni. Questo il numero di lavoratori di cui il mercato del lavoro italiano potrebbe aver bisogno tra il 2019 e il 2023 tra privato e pubblica amministrazione.

La stima è contenuta nel report Excelsior redatto da Unioncamere e Anpal e relativo ai fabbisogni occupazionali di medio termine (2019-2023), resi noti a Job&Orienta, il salone nazionale dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro in corso a Verona.

All’interno dello studio si considerano non solo le esigenze e l’espansione dei diversi settori, ma anche le nuove opportunità create dalla necessità di sostituire i lavoratori che andranno in pensione. Non solo, tra i principali driver che spingeranno al rialzo la domanda complessiva di personale ci sono sia la “rivoluzione digitale” (Big data, Intelligenza artificiale, Internet of Things) che l’Ecosostenibilità che richiederanno il coinvolgimento rispettivamente di 213mila e 481mila lavoratori.

“In particolare – si legge nell’analisi – oltre i tre quarti del fabbisogno sarà collegato al naturale turnover occupazionale (con una previsione nel prossimo quinquennio compresa tra 2,1 milioni e 2,3 milioni), mentre la crescita economica genererà, a seconda della sua intensità e in maniera molto differenziata nei diversi settori, una quota di nuovi posti di lavoro che va dalle 427mila alle 905mila unità”. 

I SETTORI CHE AVRANNO BISOGNO DI LAVORATORI

Lo studio di Unioncamere, per il quinquennio 2019-2023 prende in considerazione due diversi scenari, A e B, che, secondo quanto si legge, determinano una forbice di fabbisogno di circa 700mila occupati. La loro realizzazione dipende dall’andamento del PIL, da quello dell’export e dagli effetti delle politiche economiche varate dal Governo.

Per quanto riguarda la differenziazione settoriale la maggior richiesta di occupati arriverà dal settore dei servizi alle imprese, con 608mila e le 699 mila posti di lavoro. Seguono:

  • servizi sanitari e dell’istruzione (da 513mila a 629mila unità).
  • industria manifatturiera (333 mila e le 471 mila unità).

In quest’ultimo caso la domanda sarà spinta soprattutto dal turnover generazionale.

DIGITALIZZAZIONE ED ECOSOSTENIBILITà

Per quanto riguarda gli altri settori, la trasformazione digitale e l’ecosostenibilità saranno alla base dei piani occupazionali delle imprese, rappresentando circa il 30% del fabbisogno occupazionale previsto per i prossimi 5 anni.

“Nel dettaglio – continua il report – le imprese ricercheranno tra 210mila e 267mila lavoratori con specifiche competenze matematiche e informatiche, digitali o 4.0. Fra le figure professionali emergenti, maggiormente richieste sul mercato, gli esperti nell’analisi dei dati, nella sicurezza informatica, nell’intelligenza artificiale, nell’analisi di mercato (definiti anche nella domanda delle nuove professioni come Data Scientist, Big Data Analyst, Cloud Computing Expert, Cyber Security Expert, Business Intelligence Analyst, Social Media Marketing Manager, Artificial Intelligence Systems Engineer)”.

L’ecosostenibilità invece porterà le imprese a ricercare tra 480mila e 600mila occupati. Tra i profili più ricercati ci saranno: esperto in gestione dell’energia, chimico verde, esperto di acquisti verdi, esperto del marketing ambientale, installatore di impianti a basso impatto ambientale.

Parlando invece della filiera “Salute e Benessere” nei prossimi 5 anni un fabbisogno occupazionale potrà variare fra 323mila e 357mila unità. Tra le professioni più ricercate ci saranno: medici, infermieri, fisioterapisti e tecnici di laboratorio medico. E ancora:

  • Education e cultura: fabbisogno di 134mila – 194mila unità: Professioni ricercate: docenti, progettisti di corsi di formazione, traduttori, progettisti e organizzatori di eventi culturali, esperti in comunicazione e marketing dei beni culturali.
  • Meccatronica e Robotica: 76mila e 106mila lavoratori. Le figure più richieste: tecnici per l’automazione e i sistemi meccatronici, i tecnici per la gestione e manutenzione ed uso di robot industriali, i progettisti di impianti industriali e gli addetti alla programmazione di macchine a controllo numerico.
  • Mobilità e logistica: fra 78mila e 99mila lavoratori. Professioni ricercate: addetti alla logistica, controllori del traffico aereo, navale e ferroviario e conducenti di mezzi pesanti.
  • Energia: 38mila e 41mila unità. Professioni: tecnici alla produzione di energia elettrica, addetti ai controlli chimici e conduttori di impianti di recupero e riciclaggio dei rifiuti e trattamento e distribuzione acque.

 

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