X

“La fine del Btp è la rinascita dell’Italia”: un saggio di Figna, Sabbatini, Cordara

“Per anni è stato la principale destinazione d’investimento per famiglie e operatori finanziari, il bene rifugio per eccellenza dei risparmiatori italiani. Negli ultimi quindici anni ha avuto uno dei migliori profili di rischio-rendimento al mondo. Ma la stagione d’oro del Btp sta finendo per sempre”. E’ quanto emerge dall’interessante saggio di Massimo Figna, Riccardo Sabbatini e Alberto Cordara (vedere sotto i profili die tre autori) che si intitola non per caso “La fine del Btp è la rinascita dell’Italia” edito da GueriniNext (pag. 142, euro 16) e che sarà presentato martedì prossimo a Roma e il 25 giugno a Milano. 

Già nel 2010 gli investitori avevano improvvisamente scoperto che i titoli di stato potevano nascondere un rischio. Cinque anni più tardi ne stanno sperimentando una debolezza ancora meno scusabile: rendono sempre meno. A meno di una clamorosa rottura dell’euro e dell’eurozona, nei prossimi cinque anni difficilmente i titoli di stato decennali renderanno più del 2 per cento.

Molte sono le cause. una stagione di bassa crescita economica e bassa inflazione in Europa schiaccia al minimo i rendimenti dei titoli. Ma ‘la morte del btp’ è soprattutto il frutto del processo di integrazione finanziaria in europa, che ha avuto due tappe fondamentali nella nascita dell’euro e nell’avvio dell’unione bancaria: il modello di vigilanza sovranazionale che nel novembre 2014 ha trasferito i maggiori gruppi bancari europei sotto il controllo diretto della Banca centrale europea. l’imponente piano di acquisto di titoli pubblici (il ‘quantitative easing‘) annunciato nel gennaio del 2015 dalla Bce di Mario Draghi è la conseguenza di quelle scelte. E contribuirà ancora di più ad appiattire i rendimenti dei titoli pubblici.

Gli effetti di questa nuova stagione per l’Italia e la sua industria finanziaria saranno imponenti. La riallocazione degli investimenti, dai titoli di stato verso altre destinazioni (azioni, obbligazioni, fondi d’investimento), contribuirà all’ammodernamento e allo sviluppo dei mercati finanziari. Nel settore bancario, le esigenze di patrimonializzazione imposte dalle nuove regole di supervisione stanno determinando un significativo razionamento del credito. Una vera rivoluzione copernicana per un Paese abituato a fare affidamento sulle banche per finanziare l’economia. Le imprese che vedono rifiutato un finanziamento bancario incontrano sempre più spesso sulla propria strada i capitali offerti da quanti, abbandonato il bene rifugio del btp, sono alla ricerca di altre opportunità. Dalla morte annunciata del btp stanno germogliando nuove forme di vita che l’egemonia del credito sulla finanza e dello stato sull’economia aveva finora impedito di veder crescere. Nel contempo, se è vero che ogni punto di riduzione del costo del debito italiano vale l’1,4% del Pil, il calo dei tassi sui titoli decennali può consentire di liberare risorse per finanziare gli investimenti e la crescita del Paese. E’ un’occasione da non perdere.

GLI AUTORI
Massimo Figna è fondatore di tenax capital, società di gestione di investimenti basata a Londra. Da dieci anni è il gestore di Tenax global financial fund long/short, hedge fund che ha ottenuto ritorni superiori all’indice globale degli hedge fund. In precedenza responsabile della ricerca assicurativa di Ubs, è stato a più riprese votato tra i primi tre migliori analisti assicurativi europei.

Riccardo Sabbatini, giornalista, per molti anni si è occupato a Il Sole 24 ore dei temi legati alla regolamentazione dei mercati finanziari. E’ coordinatore e autore del libro come si legge Il Sole 24 ore, leader nella divulgazione economica in italia con oltre 300mila copie vendute.

Alberto Cordara è l’analista delle banche italiane di Bank of America-Merril Lynch con una esperienza ventennale nella city (fusioni e acquisizioni/ricerca). A più riprese votato al top delle classifiche italia e tra i migliori analisti bancari europei.


Allegati: Presentazione Libro Fine Btp e` la rinascita dell’italia.pdf

Related Post
Categories: Commenti