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Intesa Sanpaolo: piano CresciBusiness da 5 miliardi di euro per supportare le piccole imprese

Imagoeconomica


Cinque miliardi per le piccole imprese. Intesa Sanpaolo ha varato un maxi piano per iniziative volte a sostenere le piccole e piccolissime imprese dei settori Commercio, Artigianato e piccoli Alberghi – circa 500mila, quelle clienti del Gruppo con fatturato fino a 2,5 milioni di euro – contro gli aumenti dei prezzi di energia e materie prime. 

“L’intervento si aggiunge ai 30 miliardi già stanziati dalla banca in favore di PMI e famiglie dall’inizio dell’anno per contrastare il caro energia, parte degli oltre 400 miliardi a supporto del Pnrr”, sottolinea in una nota l’istituto guidato da Carlo Messina.

I dettagli del piano da 5 miliardi di Intesa Sanpaolo

L’iniziativa, denominata “CresciBusiness”, è stata illustrata il 10 novembre a Milanocondivisa con le principali associazioni di categoria, con le quali è stato firmato un protocollo d’intesa. Il progetto stanzia 5 miliardi di euro di nuovo credito per fronteggiare l’incremento delle spese e supportare la crescita. 

Il piano prevede interventi per la liquidità e finanziamenti garantiti, azzeramento per un anno delle commissioni sui micropagamenti tramite Pos in negozio fino a 15 euro, gratuità per un anno del canone dei Pos e delle carte di credito commercial, agevolazioni sui prodotti di copertura assicurativa e noleggio di beni strumentali per contenere i costi operativi. 

Previste inoltre soluzioni di finanziamento a breve e medio-lungo termine a supporto della liquidità, della gestione dell’emergenza energetica e del pagamento delle bollette. Un articolato sistema di credito a condizioni particolarmente agevolate, per favorire gli investimenti soprattutto verso la trasformazione digitale e sostenibile, declinati in base alle esigenze specifiche dei singoli settori. 

Il responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, Stefano Barrese spiega: “Intesa Sanpaolo mette a disposizione delle piccole imprese dell’ artigianato, del commercio e del turismo finanziamenti particolarmente agevolati volti alla digitalizzazione e al rinnovamento dal punto di vista strutturale dell’azienda. Mettiamo a disposizione una linea a breve termine, fino a 10mila euro sul transato pos, a condizioni molto vantaggiose: parliamo dell’Euribor a un mese di 50 punti base”.

Le piccole e piccolissime imprese in Italia

Nel corso della presentazione è stata fornita anche una fotografia del settore. Nel dettaglio, in Italia, le imprese con meno di dieci addetti sono più di 4 milioni, il 95% del totale delle imprese industriali e dei servizi, e impiegano circa 7,3 milioni di addetti, il 43,8% del totale. È la classe dimensionale di maggiore rilevanza in Italia.

Sotto il profilo finanziario, nel 2020 queste imprese hanno registrato un fatturato pari a 658 miliardi di euro (23,5% del totale) e un valore aggiunto che ha sfiorato i 200 miliardi (26,8%). Si tratta di un fenomeno soprattutto italiano e un fattore competitivo cruciale per le filiere attive in Italia. Il ruolo di queste imprese è rilevante in tutti i settori economici italiani, con punte dell’80% nei servizi alla persona (sul totale degli addetti nel settore), del 62% nel turismo e del 55% nel commercio.

Andando avanti coi dati, per queste aziende la quota di valore aggiunto in percentuale del fatturato è pari al 30%; si scende al 23,9% tra le medie imprese italiane (50-249 addetti). La loro propensione a investire è però bassa e pari alla metà della percentuale osservata tra le imprese con almeno 250 addetti (2% del fatturato vs il 4,1%), con ricadute negative sull’attività di innovazione e di digitalizzazione.

“Da un’indagine interna al gruppo Intesa Sanpaolo emergono le risposte delle imprese più piccole alla crisi energetica: è alta l’attenzione all’efficienza produttiva, ma è ancora basso il ricorso alle rinnovabili. In prospettiva, resteranno prioritari gli interventi su digitale, innovazione e transizione green. Solo così, l’economia italiana e le micro imprese in particolare, superate le criticità attuali, potranno tornare a crescere”, conclude il report.

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Categories: Economia e Imprese