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Gentiloni a New York: “Onu torni in Libia”

FIRSTonline

“L’illusione di rispondere alle sfide che abbiamo davanti difendendo ciascuno il proprio interesse nazionale, contrapponendo paesi a paesi e’ una illusione. Non si risponde a queste sfide con i muri, si risponde con un lavoro comune”: lo ha detto il premier Paolo Gentiloni in una conferenza stampa al Rose Garden dell’Onu prima del suo intervento all’assemblea generale delle Nazioni Unite.

“Oggi è un’occasione per misurare il metodo del lavoro multilaterale”, ha aggiunto. Molti i temi che il Presidente del Consiglio affronterà  alle Nazioni Unite, dice Gentiloni, “ci dedicheremo alla questione Libia, c’è un vertice tra i principali leader e vedrò tra qualche minuto Serraj per preparare la riunione”. Lo scopo è quello di “proporre, chiedere, sollecitare alle Nazioni unite di tornare in forze in Libia. Ne abbiamo bisogno per il processo di pace, per stabilizzare il Paese e per la questione migratoria perché le condizioni dei rifugiati in Libia hanno bisogno di essere sorvegliate e migliorate sul fronte dei diritti umani. E nessuno meglio dell’Onu ci può aiutare”.

Il Premier ha inoltre evidenziato l’importanza di creare un’iniziativa “multilaterale”, che non coinvolga solo l’Europa. 

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