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Etf: nel 2012 è il Dax 30 a dare maggiore soddisfazione a chi investe nei fondi passivi

Il Dax 30 ha portato a casa i migliori primi due mesi dell’anno dal 1988. E ai festeggiamenti hanno partecipato anche gli Exchange-Traded fund (titoli a gestione passiva che riproducono l’andamento di un titolo sottostante) che ne enfatizzano il rialzo. Primo fra tutti l’Etfx Dax 2x Long Fund, che raddoppia l’andamento dell’indice delle 30 maggiori società tedesche, ha segnato senza dubbio il miglior risultato dall’inizio del 2012: +37,82%. Lo seguono l’Rbs LevDAX x2 Monthly, che raddoppia l’andamento dell’indice su base mensile, con un +36,21% e il Db X-Trackers LevDax Daily Etf che ha registrato un +35,29%. 

Subito dopo le blue-chips tedesche si piazza il settore dell’automobile. Il Lyxor Dj Stoxx 600 Automobiles & Parts, il cui indice sottostante rappresenta i titoli dei maggiori compagnie automobilistiche europee, ha registrato un +30,75% da inizio anno. 

In quinta posizione spicca invece un mercato emergente. Il Db X-Trackers Ftse Vietnam ha registrato un rialzo del 29,68%. Non a caso tra gli emergenti, quello vietnamita rimane un Etf ancora poco liquido e con un profilo di rischio abbastanza elevato. 

All’inverso i maggiori ribassi riguardano gli Etf in posizione short sul Dax. In particolare l’Rbs Short Dax x2 Monthly, che raddoppia l’andamento inverso dell’indice su base mensile, ha segnato un -32,07%, seguito da Etfx Dax x2 short Fund con un -30,43% e il Lyxor daily ShortDax X2 con un -29,55%. Al quarto posto ancora un titolo legato all’andamento del Dax, il Db x-trackers ShortDAx x2 Daily Etf con un -28,69%. 

Sempre in parallelo con la classifica dei maggiori rialzi segue, al quinto posto, il Lyxor Stoxx 600 Auto Short, la scommessa ribassista sul mercato dell’auto europeo, che ha perso da inizio 2012 il 24,63%. 

In sesta posizione invece l’Etf che raddoppia l’andamento inverso dei Btp: il Lyxor Daily Double Short Btp che dall’inizio dell’anno ha perso il 28,04%. 

Tra i maggiori rialzi comunque i Brics colpiscono ancora. Se alcuni economisti già danno per superato l’acronimo dei “mattoncini”, in termini di Etf i 5 Paesi emergenti hanno confermato il loro status. L’iShare Ftse Bric 50, il titolo che riproduce l’andamento delle 50 maggiori società russe, indiane, brasiliane e cinesi, ha guadagnato il 15,31% dall’inizio del 2012. 

L’India e la Russia hanno dato soddisfazione agli investitori che hanno puntato sui due giganti. Il Lyxor Dow Jones Rusindex, che segue l’andamento delle principali società russe quotate a Wall Street, è cresciuto del 28,02% dal 31 dicembre del 2012. Anche il Db X-Trackers Msci Russia Capped, che replica l’indice a capitalizzazione legato all’andamento della Borsa di Mosca, è aumentato del 22,13%. L’Amundi Etf Msci India, legato al corrispettivo indice indiano che rappresenta l’85% della capitalizzazione di Bombay, e ha registrato un rialzo del 21,93%. Il Lyxor Etf Brazil, che riproduce l’andamento del Bovespa, è cresciuto del 24,47% e il Lyxor Etf China, basato sull’Hang Seng China Enterprises di Hong Kong, ha segnato un +15,75%. 

Molto buona anche la performance della Turchia. L’iShare Msci Turkey è cresciuto del 22,82%. 

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