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Enel, S&P taglia il rating a “BBB+”

Standard & Poor’s ha declassato il rating a lungo termine di Enel a “BBB+” dal precedente “A-” e confermato ad “A-2” l’indicatore a breve termine. La notizia, largamente attesa dal management e dagli azionisti della società, soprattutto dopo i dati negativi sui risultati del 2011 annunciati ieri, non ha però aggravato le preoccupazioni dell’ad, Fulvio Conti: “Il downgrade di Standard & Poor’s ha un impatto finanziario modesto – ha detto -, più d’immagine che di sostanza. Però noi stiamo lavorando, quindi nel tempo siamo convinti che comunque recupereremo questa situazione”.

Per il numero uno di Enel il taglio dell’agenzia rappresenterebbe unicamente un effetto del recente downgrade sul rating sovrano dell’Italia, ridotto a “BBB”. Non vi sarebbero quindi motivi legati ai risultati o alle prospettive di Enel alla base del downgrade, ma solo motivi di tipo tecnico.

A detta del Cfo Luigi Ferraris il giudizio negativo comporterà un impatto “marginale” sul costo del debito del gruppo: 15-20 punti base massimo, “credo che siamo nel range che possiamo sostenere nel corso del piano”, il quale prevede un costo medio del debito del 5,3%-5,4%.

La “BBB+” riflette – secondo una nota divulgata dalla stessa agenzia – il deterioramento del quadro macroeconomico dei mercati italiano e spagnolo e l’aumento della variabilità dei margini nel settore della generazione di energia elettrica. S&P ha segnalato inoltre che le misure che la società sta implementando per contrastare gli effetti congiunturali contribuiranno a migliorare il profilo di rischio finanziario di Enel.

A Piazza Affari il titolo Enel perde l’1,81% e si attesta, attorno alle ore 11.40, su un valore di 2,81 euro.

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Categories: Finanza e Mercati