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Economia 2023: si rallenta ma lo tsunami non c’è. Inflazione, tassi, Borse, cambi: sabato le Lancette dell’economia spiegano tutto

FIRSTonline - Lorenzo Gennari

Tanto tuonò che… non piovve? Le nubi all’orizzonte nella primavera del 2022 erano nerissime e le Lancette dell’economia più volte hanno titolato ammonendo contro il rischio recessione, che sarebbe arrivata tra l’autunno e l’inverno. E ora che l’autunno è alle spalle e l’inverno è già cominciato l’arretramento dell’economia c’è ma non sembra avere il carattere del temuto ciclone distruttivo. Come mai? Che cosa sta reggendo la domanda e la produzione? Il redde rationem è solo rinviato o per questa volta la scampiamo? In quali aree c’è maggiore sofferenza? Negli USA o nell’area euro? E l’Italia come si sta comportando? La riapertura della Cina è un sollievo, perché rimette in moto un potente motore del convoglio globale? Oppure il grande contagio colpirà duramente quella popolazione e ne fiaccherà, anche se solo temporaneamente, lo slancio economico? L’inflazione ha cominciato a scendere e la marcata diminuzione dei prezzi dei beni energetici la piegherà più rapidamente: non ci sarà allora la temuta rincorsa tra prezzi e salari? Le Banche centrali potranno rinfoderare la pistola fumante dell’aumento dei tassi? Cosa accadrà alle Borse, che sembrano mordere il freno per lanciarsi di nuovo al rialzo? Come si muoveranno i tassi di cambio? Il dollaro continuerà a perdere terreno contro l’euro?

A queste e ad altre domande rispondono le Lancette dell’economia di gennaio 2023. La rubrica mensile di analisi della congiuntura con un occhio ai cambiamenti strutturali, che ha oramai oltre un terzo di secolo di storia, viene curata da Fabrizio Galimberti e Luca Paolazzi e pubblicata su FIRSTonline.

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Categories: Economia e Imprese