Il decreto banche entrato in vigore a inizio maggio contiene, fra l’altro, una serie di norme che rendono più semplice il pignoramento immobiliare. Tornano perciò d’attualità i provvedimenti che hanno recentemente modificato le modalità di vendita giudiziaria degli immobili pignorati, l’ultimo dei quali è il decreto n.83/15, modificato dalla legge di conversione 132/15 dello scorso agosto.
Per ampliare la platea degli offerenti è stato potenziato il sistema della pubblicità. Ciò significa che l’avviso di vendita, l’ordinanza del giudice e la stima del bene dovranno essere pubblicati sul portale del ministero della Giustizia nell’area “Portale delle vendite pubbliche”. Questo strumento unico ancora non è disponibile, perciò chi è interessato può consultare uno dei siti autorizzati a pubblicare le informazioni sulle aste giudiziarie (l’elenco è sul sito del ministero della Giustizia). Inoltre, il giudice può stabilire forme di pubblicità straordinaria, anche su richiesta del creditore che ha messo l’immobile in vendita.
Quanto alla fase successiva, inizialmente è obbligatorio provare a vendere l’immobile senza asta, tenendo presente che, una volta depositata un’offerta valida, questa è irrevocabile, a meno che il giudice abbia ordinato l’asta o siano passati 120 giorni dalla presentazione e l’offerta non sia stata accolta.
Nel caso il tentativo non vada a buon fine si può passare all’asta giudiziaria, limitatamente ai casi in cui il giudice ritenga “probabile che la vendita possa aver luogo ad un prezzo superiore della metà rispetto al valore del bene”. Chiunque può partecipare alla vendita, anche personalmente, fatta eccezione per il debitore.
