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Cda Rai: il Parlamento elegge 7 nuovi membri, domani Renzi indica presidente e dg

La Commissione parlamentare di Vigilanza ha indicato sette dei nove nuovi membri del Cda Rai e domani il premier MatteoRenzi indicherà Presidente e dg – Ecco i nuovi consiglieri: Carlo Freccero (M5S), Arturo Diaconale e Giancarlo Mazzuca (centrodestra), Paolo Messa (Ap), Franco Siddi, Rita Borioni e Guelfo Guelfi (Pd).

Per la prima nel Cda Rai c’è anche un rappresentante del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo che non potrà più tuonare contro la lottizzazione partitica degli altri: si tratta di Carlo Freccero, ben noto dirigente rai che di recente ha scoperto la sua passione per Syzira salvo meravigliarsi in un talk show con Franco Bernabè da Lilli Gruber su La7 che in Grecia c’erano ancora le baby pensioni e i pensionamenti a 60 anni che tutti i Paesi europei, Italia compresa, hanno superato da anni.

Tra i nuovi consiglieri il centrodestra ne esprime due, entrambi giornalisti: Arturo Diaconale, originariamente missino poi avvicinatosi a Gianni Letta, che fu anche suo testimone di nozze, e Giancarlo Mazzuca, già direttore del Resto del Carlino e parlamentare di Forza Italia.

I centristi di Api hanno indicato il direttore di Formiche, il giornalista Paolo Messa, prima folliniano e poi avvicinatosi a Casini. A sia volta il centrosinistra ha espresso Rita Borioni, Guelfo Guelfi e l’ex presidente della Fnsi, Franco Siddi, già redattore della Nuova Sardegna del gruppo L’Espresso.

Ora le attenzioni sulle nomine più importanti: quella del dg, che dopo la riforma diventerà ad, e quella del presidente. Per la prima nomina il premier Renzi dal Giappone ha fatto trapelare la sua simpatia (“figura di altissimo valore”) per Antonio Campo Dall’Orto, renziano doc e già direttore di Mtv. Per la presidenza sono in corsa il presidente dell’Ansa, Giulio Anselmi, l’ex direttore de La Stampa e del TG1, Marcello Sorgi, e la vicepresidente di Confindustria (ed ex presidente della Fondazione Mps), Antonella Mansi, ma non si escludono colpi di scena perché, per mandare in porto le nomine doc, Renzi avrà bisogno dei voti di Berlusconi o di Grillo. 

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Categories: Politica