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Borse ultime notizie 21 giugno: Piazza Affari corre ma boccia la fuga di Brembo in Olanda

Imagoeconomica

Grazie alla spinta delle banche Piazza Affari svetta in testa alla classifica dei mercati europei, più cauti in attesa dell’audizione di Jerome Powell al Congresso Usa. Pesa su Londra (-0,8%) il dato dell’inflazione che lascia prevedere un aumento dei tassi, domani, con nuove difficoltà per il settore immobiliare (-2,15). Deboli anche Parigi e Francoforte: l’indice Ifo segnala che la recessione tedesca sarà più profonda (-0,4% contro -0,1%) del previsto.

La marcia delle banche è guidata da Unicredit + 2,5%, galvanizzata dalle dichiarazioni di Andrea Orcel sulla sostenibilità degli utili distribuiti ai soci anche per i prossimi esercizi. La banca ha annunciato l’avvio della seconda tranche del programma di acquisto di azioni proprie 2022 fino a un miliardo di euro. L’ad ha assicurato che la banca può continuare a remunerare gli investitori al ritmo attuale per almeno altri due anni al termine dei quali dovrà valutare la convenienza relativa di continuare a riacquistare il proprio titolo alla luce dei multipli di mercato. Spunti superiori al 2% si registrano anche per Monte Paschi, Bpm e Bpe.

Perchè non piace la soluzione olandese

Ma a monopolizzare l’attenzione del mercato oggi è la decisione di Brembo -7% di spostare la sede legale in Olanda, nuova tappa di un esodo che sta coinvolgendo i nomi più interessanti del listino di casa nostra. La casa dei freni, infatti, segue la strada già battuta tra gli altri dalla scuderia Agnelli (a partire da Ferrari), Campari e MediaforEurope. Anche in questi caso, la migrazione non avrà un effetto fiscale o l’uscita dal listino italiano. Ma la brusca reazione del mercato indica un disagio crescente per la Corporate Italia ancora in attesa di quel decreto Capitali che potrebbe porre rimedio ad alcuni handicap delle quotate italiane. In particolare, Brembo fa sapere che la scelta di Amsterdam è legata alla flessibilità dl codice olandese che consente, tra l’altro, di potenziare il voto maggiorato, con l’obiettivo di incentivare la stabilità dell’azionariato e la crescita per linee esterne. In altri termini, la famiglia Bombassei potrà conservare la maggioranza dei diritti di voto anche dopo operazioni di M&A basate su scambio di azioni o altre mosse simili. L’obiettivo, insomma, è di crescere sul piano dimensionale. Magari dando vita ad un’aggregazione dell’automotive italiano, investito dalla rivoluzione dell’elettrico e non solo.

Bombassei, possibile ruota di scorta per Pirelli post Cina

Perché il giudizio negativo del mercato? Innanzitutto perché viene meno la contendibilità di uno dei gioielli del manufacturing di casa nostra. Ma, in particolare il mercato collega le scelte della multinazionale bergamasca con l’evoluzione del caso Pirelli a sua volta in forte calo -1,80% alle 13. Dopo l’adozione del golden power nei confronti del socio ChemChina, forte del 37% del capitale, ci sono state ieri le dimissioni a sorpresa di Giorgio Bruno, che avrebbe dovuto sostituire Marco Tronchetti Provera come ad e la designazione del direttore generale Andrea Casaluci. Ma, come sottolinea un report di Oddo, in cui si abbassa il titolo da buy a neutral, queste novità lasciano intendere problemi di governance che potrebbero coinvolgere la stessa Brembo, forte di un 7% ma legata da un patto a Camfin, azionista al 14%.

L’affaire Brembo/Pirelli non frena il resto del listino. Salgono Saipem ed Eni. Il calo a sei zampe è vicino a chiudere un accordo per l’acquisto di Neptune Energy per un valore di 5 miliardi di dollari. L’operazione potrebbe essere annunciato già questa settimana, scrive Bloomberg. Eni ha prevalso su TotalEnergies, a quanto pare anch’essa interessata a rilevare la società attiva nella ricerca e sfruttamento di gas e petrolio. Sale anche Stellantis +1% che ha visto immatricolazioni nei paesi Ue ed Efta e in Gran Bretagna in calo dello 0,5% con una quota di mercato che passa al 17%, in lieve diminuzione rispetto ad aprile ma distante dal 20,2% di maggio 2022, secondo i dati Acea (European Automobile Manufacturers’ Association). Il dato complessivo del settore vede invece un incremento delle immatricolazioni del 18,2%.

In Eurozona: Bund a 2,41%. Btp a 4,03%, spread 162 punti base. Un rialzo dei tassi a settembre da parte della BCE, dopo l’attesa stretta di luglio, è incerto e dipenderà da una nuova valutazione degli sviluppi economici, ha detto Peter Kazimir, membro del Consiglio direttivo della Bce.

Euro-dollaro a 1,091. Oggi pomeriggio intervengono a Berlino il governatore della banca centrale tedesca, Joachim Nagel, la rappresentante tedesca nel board della BCE, Isabel Schnabel.

Negli Usa, future in lieve rialzo a poche ore dall’intervento del presidente della Fed Jerome Powell. Il Treasury Note a dieci anni tratta a 3,75%.

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Categories: Finanza e Mercati