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Borsa chiusura 10 maggio: Piazza Affari regina d’Europa. Tre i driver: Diasorin, Leonardo ed Enel

Imagoeconomica

La bella stagione degli utili aziendali e le minute dell’ultima riunione della Bce (i banchieri ritengono “plausibile” un taglio dei tassi a giugno), scaldano oggi i listini europei, che chiudono un’altra seduta in progresso dopo aver toccato in giornata i massimi storici con lo Stoxx 600 e il Dax tedesco.

Europa tonica con trimestrali e Bce

Piazza Affari è regina in Europa e si apprezza dello 0,93% a 34.657 punti base, grazie a una serie di conti migliori del previsto come quelli di Diasorin (+5,59%) ed Enel, +3,8%. In giornata l’andamento delle azioni del colosso elettrico italiano ha tra l’altro spinto gli acquisti su tutto il comparto delle utility a livello continentale. Bene anche il settore minerario, con i rincari dei prezzi dei metalli.

Sono in guadagno così Parigi +0,38%, Francoforte +0,43%, Madrid +0,5%, Amsterdam +0,71%. 

A dare fiducia agli investitori, in mattinata, ha contribuito la lettura delle minute dell’ultima riunione della Bce, da cui emerge che alcuni banchieri erano a favore di un taglio dei tassi già nel mese di aprile, mentre nel complesso i membri del consiglio direttivo hanno ritenuto “plausibile” l’avvio di un allentamento delle restrizioni della politica monetaria “nella riunione di giugno”, se i nuovi dati macro confermeranno le prospettive d’inflazione indicate nelle previsioni di marzo.

Fuori dalla zona euro Londra sale dello 0,61% e l’economia britannica mostra segni di ripresa con una crescita del Pil (+0,6%) del primo trimestre superiore alle stime (ferme allo 0,4%), dopo la lieve recessione della seconda metà dello scorso anno.

Wall Street cauta, tornano le vendite sui T-Bond

Il finale è roseo in Europa e anche Wall Street si muove in area massimi storici, dopo la pausa di riflessione di aprile. Il DJ potrebbe chiudere l’ottava seduta consecutiva in progresso, ma ora lo S&P 500 è piatto e il Nasdaq cede lo 0,2%, anche a causa dell’andamento negativo dei titoli di Stato a stelle e strisce, che vedono prezzi in calo e tassi in rialzo. Il decennale mostra al momento un rendimento oltre quota 4,5%.

A raffreddare leggermente la propensione al rischio vista ieri – in scia a richieste settimanali alla disoccupazione oltre le attese, un dato “negativo” che pesa però positivamente sulle aspirazioni di allentamento monetario da parte dei mercati – sono state le dichiarazioni di alcuni membri della banca centrale. In particolare, secondo Loris Logan, presidente della Fed di Dallas” è troppo presto per pensare a un taglio dei tassi d’interesse”.

Scende inoltre la fiducia dei consumatori americani nel mese di maggio. 

Risale il dollaro; brilla l’oro

Sul mercato dei cambi si rafforza il dollaro, dopo il lieve indebolimento della vigilia. L’euro tratta poco mosso vicino a 1,077.

Tra le materie prime brilla l’oro, con lo spot gold in salita anche oggi a 2365,31 dollari l’oncia, mentre il future giugno 2024 sale dell’1,36% e passa oltre quota 2372 dollari.

Appaiono ben comprati tutti i contratti dei metalli, mentre quelli del petrolio, dopo una mattina in crescita, sono ora in lieve calo. Brent -0,3%, 83,64 dollari al barile.  

Piazza Affari, in rialzo con l’effetto conti; cala però la produzione industriale

L’effetto conti sostiene Piazza Affari, che vede molti titoli festeggiare le trimestrali di ieri sera e di oggi, oltre le stime, anche se i dati macro di giornata potrebbero portare qualche preoccupazione. In particolare, l’Istat stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca a marzo dello 0,5% rispetto a febbraio. Nella media del primo trimestre l’istituto registra un calo del livello della produzione dell’1,3% rispetto ai tre mesi precedenti. Su base annua, al netto degli effetti di calendario, l’indice complessivo registra una flessione del 3,5% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 21 contro i 23 di marzo 2023).

Per ora però gli investitori guardano al buon andamento degli utili aziendali titoli come Diasorin, Enel, Mediobanca, +2,41%, Pirelli +2,74%, Banca Mediolanum +2,57%.

Leonardo si apprezza del 2,99%, dopo che Fincantieri (-0,64%) ha stretto un accordo per rilevare, dal colosso della difesa, la divisione Underwater Armament Systems (Uas) in un’operazione che valorizza il business subacqueo fino a 415 milioni di euro di enterprise value.

È ancora in denaro Nexi, +2,61%.

Non riesce ad affacciarsi alla top ten del giorno Unipol, +0,23%, che ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un utile contabile di 242 milioni di euro, in crescita del 7% sullo stesso periodo del 2023 e il risultato sale a 363 milioni, in miglioramento del 27,8%, se ricalcolato includendo il contributo delle partecipazioni bancarie in Bper (-0,38%) e Popolare di Sondrio (+0,89%), alla luce dei risultati trimestrali approvati nei giorni scorsi dalle due banche. Unipol è la blue chip che, da inizio anno, ha messo a segno la performance migliore con un progresso del 65,9%. Anche Iveco è tra i migliori del listino a livello annuale, ma oggi chiude quasi piatta (+0,21%) dopo una mattina sprint sulla scia dei numeri gennaio-marzo.

Tra i pochi titoli del giorno in ribasso ci sono Cucinelli -0,94%, Ferrari -0,85%, Campari -0,89%.

Spread in calo; il Btp Valore chiude con 11,2 miliardi di ordini

I movimenti dello spread si confermano limitati, ma oggi il differenziale di rendimento tra i decennali Btp e Bund arretra leggermente a 130 punti base. I tassi sono rispettivamente al 3,8% e 2,49%.

Un movimento positivo, nel giorno in cui si è chiusa la quarta edizione del Btp Valore, con 11,2 miliardi di ordini raccolti.

Il collocamento di oggi, fino alle 13, ora della chiusura, ha registrato una domanda pari a 970 milioni per 34.857 contratti. L’emissione, con scadenza maggio 2030, prevede cedole trimestrali e tassi minimi garantiti annui del 3,35%, dal primo al terzo anno, e del 3,90%, dal quarto al sesto anno, e un premio finale pari allo 0,8% del capitale investito. Tali tassi sono stati confermati dal ministero dell’economia.

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