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Borsa, acquisti sulle banche. Focus su Leonardo e Atlantia

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Le Borse europee rimbalzano con decisione, in linea con l’Asia e i futures Usa che anticipano un deciso recupero dei listini americani. Anche se l’indice Sentix conferma il prevedibile calo della fiducia nel Vecchio Continente e gli ordinativi all’industria tedesca segnano profondo rosso, i mercati guardano con ottimismo al calo dei contagi ed ai primi segnali di possibile ritorno alla normalità ed ai passi in avanti del negoziato europeo.

A Milano l’indice avanza del 2,8% abbondante ad un passo da quota 17 mila. Rialzi analoghi sugli altri mercati, a partire da Francoforte +4,4% e Parigi +3,7%. Londra +2,2%. 

Il petrolio Brent è in calo del 3% a 33,4 dollari, +37% la scorsa settimana. La teleconferenza plenaria tra paesi produttori di petrolio messa in agenda per oggi è stata posticipata, pare a mercoledì o giovedì, dopo un weekend segnato dall’offensiva diplomatica dell’Arabia Saudita contro la Russia. Intanto Donald Trump è tornato a definire l’Opec+ un cartello ed ha minacciato di mettere dazi sulle importazioni di petrolio, in modo da proteggere i produttori di shale oil. Saipem sale dell’1,5%. Eni intorno alla parità.

Stabile lo spread attorno a 196 punti, il rendimento del Btp d’aggira attorno a 1,50%. Il bund tratta a 0,42%.

Oggi sono sulla rampa di lancio due provvedimenti allo studio del consiglio dei ministri. Il primo mette a disposizione subito dieci miliardi di euro di fondi statali per le piccole e medie imprese, in modo da arrivare a fornire garanzie su cento miliardi di euro di prestiti. Il secondo, da 30-40 miliardi di euro, aumenta le risorse per il pagamento della cassa integrazione.

Secondo le stime della banca italiana, il disavanzo nell’area dell’euro potrebbe essere pari all’11% del pil, ben al di sopra di quello del 2008/9. In termini assoluti, sarebbe superiore a mille miliardi di euro. In questo contesto, il pil italiano segnerebbe un calo del 15%, con un rapporto deficit/pil del 12,2% e un deficit di 186 miliardi di euro. Per fare un confronto, nel 2009 il pil aveva segnato un -5,3%, mentre il rapporto deficit/pil aveva toccato il 5,1%.

Domani si terrà il vertice dei ministri finanziari della Ue in vista del Consiglio Europeo che slitta a dopo Pasqua per avere più tempo per concertare misure condivise anti-coronavirus. Il ministro delle finanze tedesco Olaf Scholz invita i paesi in difficoltà a chiedere subito un prestito al fondo Esm.

In Piazza Affari sono in rialzo tutte le blue chips. A guidare il rally sono i due Big bancari, già assai sacrificate: Intesa sale del 7,15%, Unicredit +7,28%. Nexi +3,9% .Jefferies avvia la copertura con Buy, target price a 18 euro.

Fa meglio solo Campari +7,9%. Corrono anche Leonardo +6,1% e Stm +5.8%. Tra le utilities Enel +1%, Snam+2,2%.

Si ridimensiona il rialzo di Atlantia +2,1% dal rialzo iniziale del 6,5%. Sono ore decisive. La ministra delle Infrastrutture, Paola De Micheli, ha chiarito che “noi non abbiano notizia di una cessione a soci stranieri”, smentendo l’ipotesi di un passaggio della maggioranza ad Allianz. Domani il cda esaminerà la proposta di ingresso di Cdp e F2i.   

In grande evidenza Fiat Chrysler +3,9% che ha posticipato l’assemblea già prevista per il 16 aprile a fine giugno. La decisione comporta anche lo spostamento della decisione sul dividendo ordinario 2019 pari a 1,1 miliardi (0,70 euro per azione). Anche Psa ha spostato l’assemblea al 25 giugno. Il prossimo socio di controllo del Lingotto ha emesso un prestito per 3 miliardi di euro.   

Bene anche Ferrari +3,3. Exor +4,1%. Positiva anche Pirelli +1,3% che ha avvertito che non raggiungerà i target forniti in precedenza. Morgan Stanley abbassa il giudizio a Equal Weight, target price a 3 euro.

Generali +2,3%. Nei prossimi giorni si riunirà il CdA di Generali per decidere se confermare o posticipare il pagamento del dividendo 2019 di 0,96 euro. Unipol SAI ha confermato il dividendo mentre Unipol ne ha deciso il posticipo.

In Europa, Allianz ha scelto di pagare il dividendo, mentre in Francia Axa ed in Olanda Aegon hanno optato per la sospensione.

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Categories: Finanza e Mercati