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Antitrust: risarcimenti a 580.000 consumatori

Autorità garante concorrenza e mercato

La difesa dei diretti dei consumatori è un terreno su cui si gioca gran parte della sfida sulla concorrenza. E la relazione annuale Antitrust lo dimostra ampiamente. “Dal 1 gennaio 2020 al 31 luglio 2021 l’Autorità ha comminato sanzioni complessive pari a 627 milioni di euro, di cui 496 milioni in materia di tutela della concorrenza e 131 milioni in materia di tutela del consumatore”, ha riferito il presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, Roberto Rustichelli. La relazione annuale Antitrust 2021 capita proprio alla vigilia della presentazione della legge annuale sulla concorrenza che il premier Mario Draghi ha annunciato per ottobre e che costituisce uno dei pilastri delle riforme da attuare per assicurare i fondi europei del Next Generation EU al Piano italiano di ripresa e resilienza.

Nella relazione di Rustichelli si affrontano tutti i temi rilevanti, dal dumping fiscale al tema, importante, dell’equità nei mercati digitali, all’attuazione del Pnrr. “Occorre riconoscere che le incognite sulla attuazione del Piano sono molte, a partire da un quadro normativo ipertrofico che fa da freno agli investimenti”, come dimostra il tempo medio di attuazione delle opere pubbliche di valore superiore ai 50 milioni: ben 14 anni servono in Italia per completarle.

Nell’anno della pandemia l’Antitrust ha spinto sulla tutela dei consumatori, “consapevole che la diffusione del contagio richiedeva di reprimere prontamente ogni sfruttamento opportunistico della crisi”. Settori di intervento: sanità e credito, soprattutto, ma anche acqua, elettricità e gas per le pratiche commerciali aggressive. E ha orientato la propria attività al pragmatismo. E così, per esempio, ha ottenuto “il riconoscimento di ristori a beneficio di oltre 580 mila consumatori, per un importo complessivo restituito superiore ai 34 milioni di euro”, ha spiegato il presidente Antitrust. Una procedura, ha detto Rustichelli, a volte anche più pervasiva ed efficace delle stesse sanzioni.

Proprio le sanzioni a tutela della concorrenza hanno riguardato importanti operatori. Rustichelli ha citato i 116 milioni inflitti a Tim perché “la condotta in questione è risultata idonea a ritardare lo sviluppo della fibra nella sua forma più innovativa, ovvero l’FTTH, proprio nelle aree dove, in assenza di sussidi, il mercato non realizzerebbe l’infrastrutturazione innovativa, con grave pregiudizio al processo di digitalizzazione del Paese”. Rustichelli ha poi ricordato i “102 milioni di euro un abuso di posizione dominante da parte di Google, consistente nel non aver consentito l’interoperabilità dell’app JuicePass di Enel X Italia con il sistema Android Auto”. Con l’aggravante che “la condotta di Google, volta a favorire la propria app Google Maps, si prestava, tra l’altro, a influenzare negativamente lo sviluppo della mobilità elettrica nella fase cruciale del suo avvio”. Sanzione di 11 milioni anche per Poste italiane per clausole “ingiustificatamente gravose nei confronti di un concorrente”. Nel settore degli spettacoli, sanzione di 10 milioni a Ticketone.

E ancora, sono stati fatti interventi (25 milioni di sanzione) nei confronti del consorzio per il riciclo del Pet per “un abuso volto ad escludere un consorzio concorrente che aveva introdotto un sistema di riciclo alternativo e innovativo”. Alta l’attenzione sui mercati digitali con tre istruttorie ancora aperte nei confronti di Google, di Amazon e ancora di Apple e Amazon insieme. E poi ancora altre istruttorie sono in corso nei confronti di Mc Donald’s e Benetton.

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Categories: Economia e Imprese