Amazon ha ufficialmente acceso i motori della sua ambiziosa corsa allo spazio. Con il lancio dei primi 27 satelliti del Progetto Kuiper, la società fondata da Jeff Bezos entra nel mercato della connettività satellitare, finora dominato da Starlink, costellazione di satelliti di proprietà di SpaceX, l’azienda aerospaziale di Elon Musk. È il primo passo di un piano da oltre 10 miliardi di dollari, che mira a portare Internet veloce ovunque nel mondo, dalle aree rurali ai teatri di guerra.
Il debutto: la missione KA-01
Alle 19:00 del 28 aprile, ora locale della Florida (le 23:00 in Italia), un razzo Atlas V della United Launch Alliance (ULA) è decollato con successo dalla Cape Canaveral Space Force Station. Il carico: 27 satelliti della costellazione Kuiper, portati a un’altitudine iniziale di circa 450 chilometri, da cui proseguiranno autonomamente fino all’orbita operativa definitiva di 631 chilometri.
Il lancio, denominato Kuiper Atlas 1 (KA-01), rappresenta la prima missione completa del progetto dopo il test su due prototipi avvenuto nell’ottobre 2023. Si è trattato anche del carico utile più pesante mai lanciato da un Atlas V, richiedendo la configurazione più potente disponibile: cinque booster a propellente solido e una carenatura di protezione extra-large da 23,5 metri.
Dopo il lancio e la separazione dal razzo, il controllo dei satelliti è passato al centro operativo di Amazon a Redmond, Washington, dove ingegneri e tecnici gestiscono h24 tutte le fasi successive: attivazione, manovre orbitali e test funzionali. Ogni satellite dovrà completare la fase di messa in orbita e diventare operativo in grado di comunicare in tempo reale con la rete a terra.
I satelliti viaggiano a una velocità di oltre 27.000 km/h, completando un’orbita ogni 90 minuti. Durante i prossimi mesi, Amazon inizierà a testare la trasmissione end-to-end: dall’infrastruttura terrestre, ai satelliti, fino alle antenne dei clienti finali.
Obiettivo: una costellazione globale da 3.236 satelliti
Il Progetto Kuiper prevede la distribuzione di una mega-costellazione composta da 3.236 satelliti in orbita terrestre bassa. Amazon è tenuta a mettere in orbita almeno 1.600 di questi entro la metà del 2026 per rispettare le condizioni di licenza imposte dalla Federal Communications Commission (FCC).
Questa rete sarà in grado di offrire connettività a banda larga ad alta velocità e bassa latenza anche in regioni tradizionalmente escluse dalla copertura terrestre: zone isolate, territori rurali, aree colpite da disastri naturali o afflitte da conflitti. Il lancio del servizio commerciale è atteso entro la fine del 2025 con prezzi ancora da ufficializzare.
I satelliti della missione KA-01 sono il frutto di anni di ricerca e sviluppo. Rispetto ai prototipi del 2023, questi dispositivi includono miglioramenti sostanziali: antenne phased array più performanti, pannelli solari ottimizzati, sistemi di propulsione elettrica, processori potenziati e collegamenti ottici tra satelliti per ridurre la dipendenza da stazioni di terra.
Una particolare attenzione è stata riservata anche alla sostenibilità astronomica: ogni satellite è rivestito da una pellicola a specchio dielettrica progettata per diffondere la luce solare e ridurre la luminosità artificiale visibile da Terra, rispondendo così alle preoccupazioni espresse dalla comunità scientifica.
Oltre 80 missioni già programmate
KA-01 è solo l’inizio. Amazon ha già prenotato oltre 80 missioni di lancio per completare la distribuzione della costellazione. Di queste, sette saranno effettuate con altri Atlas V, 38 con il più potente Vulcan Centaur (sempre di ULA), e le restanti con Arianespace, Blue Origin e persino SpaceX, nonostante la concorrenza diretta con Starlink.
La prossima missione, KA-02, è già in fase di preparazione e utilizzerà anch’essa un razzo Atlas V, con partenza prevista ancora una volta da Cape Canaveral.
Amazon promette prezzi “accessibili” e inclusività digitale
Amazon non ha ancora rivelato i dettagli tariffari, ma ha assicurato che il servizio sarà “accessibile” e in linea con la filosofia dell’azienda: alta qualità a prezzi contenuti. La società punta a conquistare non solo clienti privati, ma anche governi, enti umanitari e imprese in cerca di soluzioni di connettività affidabili in contesti difficili.
“Abbiamo tutto il necessario per imparare e adattarci. Qualunque sia l’esito di questa missione, è solo l’inizio del nostro viaggio” ha dichiarato Rajeev Badyal, vicepresidente di Project Kuiper.