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Altre 4 regioni zona bianca dal 7 giugno: ecco regole e dati

Imagoeconomica

Da lunedì 7 giugno altre quattro regioni passeranno in zona bianca, andando a fare compagnia a Molise, Sardegna e Friuli-Venezia Giulia. Si tratta di Liguria, Veneto, Abruzzo e Umbria che per tre settimane consecutive sono riuscite a mantenere un’incidenza inferiore a 50 casi covid ogni 100mila abitanti. L’ordinanza è stata firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza. 

ZONA BIANCA: LE REGOLE 

In zona bianca si potrà dire addio al coprifuoco e sarà possibile andare a pranzo o a cena al ristorante in gruppo: non c’è alcun limite per i tavoli all’aperto, mentre al chiuso potranno sedersi insieme al massimo 8 persone. 

Rimane l’obbligo di mantenere il distanziamento, di indossare la mascherina. Rimangono vietati gli assembramenti. Via libera ai matrimoni con green pass, ma anche a cerimonie, fiere, sagre, congressi. Potranno riaprire anche le discoteche, ma con divieto di balli in pista, i parchi tematici e di divertimento, i centri benessere e termali, le piscine al chiuso, le sale da gioco, scommesse, bingo e casinò.

LE PROSSIME SETTIMANE

La settimana prossima (lunedì 14 giugno, altre 6 regioni potrebbero passare in zona bianca: Emilia-Romagna, Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia e provincia autonoma di Trento. Il 21 giugno invece dovrebbe essere il turno di Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Toscana, Sicilia e provincia autonoma di Bolzano. Se tutto andrà come deve, l’unica a rimanere in giallo sarà la Valle d’Aosta che potrà diventare banca solo il 28 giugno. “Entro metà giugno quasi tutta l’Italia in zona bianca se verrà mantenuto questo trend di decrescita dei contagi”, commenta il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro.

GLI ULTIMI DATI

Le prospettive sono incoraggianti. Secondo il monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute infatti, l’Rt nazionale è sceso a 0,68 casi a fronte dello 0,72 registrato la settimana scorsa. In calo anche l’incidenza, il cui valore nazionale secondo quanto si apprende sarebbe arrivato a 32 casi ogni 100 mila abitanti rispetto a 47 di 7 giorni fa. 

Tutte le Regioni e le province autonome sono classificate a rischio basso, hanno un Rt medio inferiore a 1 e quindi una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno.

Passando agli ospedali, nessuna regione supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. In terapia intensiva la percentuale è al 12% (1.033 persone ricoverate), nelle aree mediche all’11% (6.482 persone). 

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