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Abi: crisi aumenta rischiosità dei prestiti, rapporto sofferenze/impieghi al top da fine ’99

FIRSTonline

La crisi che non accenna a finire e i suoi effetti hanno determinato l’aumento della rischiosità dei prestiti erogati dalle banche. Lo ha evidenziato l’Abi nel suo Bolelttino mensile, dove si legge che il rapporto tra sofferenze lorde e impieghi ha raggiunto, ad agosto, il massimo dalla fine del 1999.

Le sofferenze nette sono risultate ad agosto 2013 pari a quasi 73,5 miliardi (le lorde 141,8 miliardi) mentre il rapporto sofferenze nette su impieghi totali ha sfiorato il 4%, per la precisione 3,93% (3,85% a luglio e 2,97% ad agosto 2012). Il rapporto sofferenze lorde su impieghi, invece, è stato del 7,3% ad agosto (rispetto al 5,9% registrato l’anno scorso), riportando valori simili a quelli del novembre-dicembre 1999 ma ancora lontani dai massimi che si raggiunsero nel dicembre 1996 (quando arrivò quasi al 10% con 9,9%).

Il valore di agosto, ha precisato l’Abi, ha raggiunto il 13,1% per i piccoli operatori economici (rispetto al 10,9% ad agosto 2012), l’11,7% per le imprese (8,8% un anno prima) ed il 6,1% per le famiglie consumatrici (5,3% ad agosto 2012).

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