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Videogiochi in streaming: le novità in arrivo, da Sony a Microsoft

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Il futuro dei videogiochi è il cosiddetto cloud gaming. L’idea di fondo è custodire i giochi in cloud, cioè su computer più potenti di quelli casalinghi, e renderli accessibili su abbonamento, in qualsiasi momento e su qualunque dispositivo (console, smartphone, pc). L’impatto del cloud gaming potrebbe cambiare volto all’industria del videogioco: “La minaccia alle vendite di hardware della console tradizionale è molto reale”, scrive il Financial Times.

In ordine di tempo, la novità più importante per l’Italia arriva da Sony Interactive Entertainment, che ha annunciato l’approdo nel nostro Paese di PlayStation Now, un servizio di cloud gaming che permetterà ai possessori di una PlayStation 4 di accedere a una raccolta di oltre 600 giochi senza doverli scaricare. Una sorta di Netflix dei videogiochi. Playstation Now è già attivo in Usa, Uk e altri Paesi. Per avere un’idea della posta in gioco, vale ricordare – come ha fatto Nova, l’inserto innovazione del Sole 24 Ore – che il mercato dei videogiochi muove un fatturato mondiale di 137,9 miliardi (fonte: PWC) a fronte di 122 miliardi raccolti con i libri, 41 miliardi con il cinema, 30 miliardi con lo streaming VOD. La Musica live fattura 26 miliardi mentre quella registrata ne fa 20. In coda  il mercato dello Home Video fisico con 16 miliardi.

Ma Sony è in buona compagnia in questo business. Secondo le ultime indiscrezioni, Apple e Amazon sarebbero interessate a lavorare a una piattaforma su abbonamento per accedere a videogiochi in streaming.

Google da tempo ha in mente una console e ha pronto un sistema pensato per funzionare semplicemente con il browser Chrome e una connessione a fibra ottica. Il 5 ottobre poi Google ha fatto esordire Project Stream, per ora ad accesso limitato e con un solo titolo a disposizione: “Assassin’s Creed Odyssey”. Per Big G il cloud non è un problema, ma la compagnia non ha esperienza nel settore dei videogiochi. Per questo motivo ha stretto un accordo con Ubisoft (una delle maggiori case di sviluppo al mondo).

È però Microsoft il gruppo meglio attrezzato sul fronte delle tecnologie cloud. Il gigante creato da Bill Gates ha lanciato due anni fa Game Pass, servizio che permette di accedere a un catalogo vastissimo e di scaricare i titoli.

Inoltre, l’anno scorso Microsoft ha annunciato Project xCloud, un nuovo progetto globale per permettere agli utenti di accedere “alle migliori esperienze di gioco da qualsiasi dispositivo, in qualunque momento e in qualsiasi luogo, grazie alla tecnologia Cloud”.

Il Ceo Nadella è convinto di essere in una posizione di vantaggio rispetto ai (futuri) concorrenti. Microsoft, infatti, non è digiuna di videogiochi, vista l’esperienza accumulata con la sua Xbox. “Abbiamo un enorme catalogo e nostri giochi”, ha sottolineato Nadella, come ad esempio Halo.

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