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Ubi, Banco Bpm e Bper premiate dai fondi e oggi Avio debutta in Borsa

Dopo la Siria toccherà alla Corea del Nord? La settimana finanziaria si apre con una pesante ipoteca geopolitica. L’incertezza sui mercati avanza a mano a mano che la portaerei Carl Vinson si avvicina all’obiettivo e sale di tono la retorica militaresca di Pyongyang. Le tensioni internazionali danno sostegno al prezzo del petrolio, con il Brent (+0,1 a 55,27 dollari) che consolida i guadagni precedenti: 9 delle ultime 10 sedute hanno chiuso in rialzo per un guadagno complessivo dell’8% abbondante. In salita anche il dollaro, si tutte le valute asiatiche, compreso lo yen -0,1%. Il won, la valuta della Corea del Sud perde lo 0,7%, la Borsa +sotto dell’1%. Deboli anche le Borse, da Seul a Hong Kong -0,5%. L’ascesa del dollaro però favorisce Tokyo +0,7%. In ripresa Sidney +0,5% sull’onda del recupero delle commodities.

A far da contrappeso ai venti di guerra, però, è l’esito positivo della visita di Xi Jingping in Usa. Il presidente cinese ha offerto a Washington agevolazioni per la finanza Usa e sull’import di carne americana in Cina, un gesto rilevante più sul piano politico che dal punto di vista el business che ha permesso di non spezzare il filo del dialogo. I due Big si sono dati cento giorni di tempo per mettere a punto un possibile accordo commerciale.

La leadership di Donald Trump esce così rafforzata dagli eventi degli ultimi giorni, nonostante l’aumento deludente dei posti di lavoro di marzo (solo 98mila nuovi posti contro i 180 mila previsti). Wall Street intanto si prepara ad affrontare, dopo otto anni di espansione, una politica monetaria restrittiva.

La settimana pasquale segna però l’avvio della stagione delle trimestrali da cui il mercato si aspetta risultati così brillanto da giustificare le attuali quotazioni, spinte all’insù dalle promesse di Trump.

 

 TRIMESTRALI USA. JP MORGAN APRE LA STAGIONE

–       La prima a dare i numeri sarà al solito Alcoa, colosso dell’alluminio. Ma la “prima” della stagione dei bilanci è prevista per giovedì con i conti delle grandi banche: JP Morgan, Wells Fargo e Citigroup. Le stime degli analisti sono improntate all’ottimismo. I profitti del settore financials dovrebbero segnare un progresso medio del 15,4%, secondo solo ai risultati del comparto energia. Secondo le previsioni, i titoli quotati nelle Borse Usa dovrebbero registrare un incremento medio degli utili del 10,1% per la prima volta da tre anni in doppia cifra (6,1% se non si considera il settore energia).

–        Appuntamento d’eccezione per la politica monetaria. Stasera Janet Yellen risponderà alle domande del pubblico e al quello formulate via twitter in un incontro all’università del Michigan. Sarà l’occasione per avere qualche indicazione in più sulla svolta della Fed emersa dai verbali dell’ultima riunione del comitato monetario: l’avvio entro fine anno della riduzione del bilancio della banca centrale, gonfiato fino a 4.50 miliardi dagli acquisti negli anni di crisi.

–       William Dudley della Fed di New York ha detto che la Fed potrebbe evitare di alzare i tassi di interesse nello stesso momento in cui avvia il processo di ridimensionamento del proprio portafoglio di bond.

–       In settimana sono previste decisioni sui tassi di interesse da parte delle banche centrali di Argentina, Brasile e Canada.
      

VIA LIBERA UE A PADOAN. DOMANI L’APPROVAZIONE DEL DEF

–       Giorni decisivi anche per i conti pubblici di casa nostra.

–       All’Eurogruppo di Malta l’Italia ha ottenuto il via libera europeo alla manovra correttiva che sarà presentato in consiglio dei ministri domani. Carlo Padoan, in cambio dell’assenso del vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, ha garantito, che la correzione strutturale per il prossimo anno sarà pari allo 0,6% del Pil, senza la richiesta di ulteriori sconti.

–       Oggi verranno pubblicati dati della produzione industriale,

 

DOMANI L’ASTA BOT, IN ARRIVO 10 MILIARDI DI BTP

In questa cornice prendono il via le aste di metà mese del Tesoro. Si comincia domani con l’offerta di 6 miliardi di Bot annuali. Mercoledì il Tesoro collocherà tra 8 e 10 miliardi di euro di Btp a 3, 7 e 20 anni, insieme a un 15 anni non più in corso di emissione. In particolare:

Il nuovo benchmark a 3 anni 15 giugno 2020 – in asta per 4-4,5 miliardi – stacca una cedola di 0,35%, più ricca dello 0,05% sull’attuale titolo di riferimento 15 ottobre 2019.

La terza tranche del 7 anni 15 maggio 2024 cedola 1,85% verrà offerta per un ammontare tra 2 e 2,5 miliardi. L’ottava tranche del ventennale 1 settembre 2036, cedola 2,25%, verrà avrà un ammontare compreso fra 1,5 e 2 miliardi.

Il titolo off-the-run 1 marzo 2030, cedola 3,50%, un 15 anni con vita residua 13, verrà invece messo a disposizione per un importo compreso fra i 500 milioni e 1 miliardo di euro.

La scorsa settimana i rendimenti dei titoli di Stato sono scesi: quello del Btp decennale è sceso al 2,19% dal 2,30% del venerdì precedente. Rendimento del Bund in calo 0,22% da 0,32%.

Sul fronte macro l’appuntamento europeo più rilevante della settimana è rappresentato dai dati sull’inflazione dei principali paesi Ue, in uscita giovedì prossimo.

ASSMBLEE: MPS, ENI, VENERDI’ FCA, FERRARI E CNH

Settimana corta ma intensa per le Borse: i listini europei, compresa Piazza Affari, e Wall Stret resteranno chiusi nella giornata di venerdì 14.

Non mancheranno però importanti avvenimenti societari:

Mercoledì 12 si terrà l’assemblea del Monte Paschi.

Giovedì 13 sarà la volta dell’assemblea Eni.

La ricorrenza del Venerdì Santo, il giorno 14, coinciderà con i meeting degli azionisti di Fiat Chrysler, Cnh e Ferrari.

 

SAMANTHA CRISTOFORETTI BENEDICE IL DEBUTTO DI AVIO

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Sarà Samantha Cristoforetti, la prima donna italiana nello spazio a fare da madrina alla cerimonia di debutto di Avio nel segmento Star di Borsa Italiana, prevista per stamane a Piazza Affari.

Il gruppo spaziale italiano. Che ha appena realizzato il primo motore a propulsione solida in fibra di carbonio, si presenta come una public company accompagnata a nozze dall’Agenzia Spaziale Italiana. La società infatti si fonde oggi con la Spac (Secial Purpose acquisition company) Space 2 promossa da Sergio Erede assieme a Gianni Mion ed altri soci già quotata al MIv, il mercato per gli istituzionali. La società (292 milioni di ricavi +14% e 24 milioni di investimenti) avrà tra gli azionisti Leonardo al 25%, i promotori della Spac al 3% e i manager al 4%.
 

UBI, BPER E BPM: I FONDI PREMIANO I VERTICI

Ha preso corpo, con le assemblee di fine settimana, l’assetto azionario delle ex Popolari.

Ubi ha approvato venerdì il varo dell’aumento di capitale per 400 milioni legato all’acquisizione delle tre good banks. Tra gli azionisti figura al primo posto il fondo Silchester, seguito dalla fondazione Cassa di Cuneo. L’esercizio 2016 si è chiuso con una perdita di 830 milioni (legata a pulizie di bilancio) ma con la distribuzione di un dividendo unitario di 0,11 euro. L’ad Victor Massiah ha sottolineato che, finalmente, si sta riducendo il flusso di nuove sofferenze, oggi inferiori ai dati pre-crisi.

A Novara l’assemblea del Banco Bpm, la prima dopo la trasformazione in spa e ha dato sabato il via libera al bilancio 2016 con il voto favorevole di oltre il 99% del 34,65% del capitale rappresentato. “Vogliamo escludere qualunque possibilità di aumento di capitale”, ha sottolineato Castagna, spiegando che “abbiamo in casa una serie di manovre sulle nostre società prodotto che consentiranno di liberare risorse e rafforzare il tier1”.

Il 70% del capitale è nelle mani dei fondi di investimento, per lo più internazionali. Ma nel libro soci figurano industriali come Veronesi (Calzedonna), Brunello Cucinelli e Oscar Farinetti (Eataly) .

Assemblea anche per Bper. Alcuni fondi di investimento, vedi Amber, Blackrock e Wellington hanno votato a favore della lista presentata dal vertice uscente e non per quella di Assogestioni, favorendo così la riconferma dell’ad Alessandro Vandelli.

 

MILANO RIPARTE DA -0,9%, STM AL TOP

Bilancio poco mosso per la prima settimana di aprile delle Borse europee, dopo i robusti rialzi di marzo. In cinque sedute l’indice FtseMib di Piazza Affari è scivolato in calo dello 0,9%, dopo avere chiuso invariato la seduta odierna. Più o meno simili sono le performance delle Borse di Parigi e Francoforte. 

Il titolo più comprato è stato Stm +2,4% davanti a Leonardo +1,2%, In forte ribasso Fca -3,7% e Generali -3,6%,

Categories: Finanza e Mercati