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#U-3Under3keuros: asta per avvicinare i giovani al collezionismo


Una scelta che concentra l’attenzione su opere e nomi di artisti storici che in questo momento sono sottostimati e che sicuramente diventa interessante puntare per future rivalutazioni commerciali. Ma anche su opere di artisti giovani, come prospettiva di crescita futura secondo le tendenze del mercato.

Oggi, infatti, con un’offerta sempre più vasta e una domanda sempre più esigente, la selezione qualitativa delle opere da proporre diventa indispensabile per qualsiasi dealer, partendo proprio dalle case d’asta.

Oggi il collezionista si confronta continuamente e conosce bene le dinamiche di un mercato che cresce ogni giorno di più come quello dell’arte moderna e contemporanea.

Franco Grignani, 5 Diagonali iperboliche, 1988, Cartella contenente 5 serigrafie, ess. XXV/XXX, 50 x 50 cm Stima: 500 – 800

In quest’ottica che Art-Rite, la giovane casa d’aste milanese, propone un catalogo spaziando dall’astrazione alla figurazione, dalla grafica alla fotografia, dalla pittura alla scultura, dagli inizi del secolo scorso fino ai giorni nostri.

La scelta delle opere presenti in catalogo, sembrano essere perfette per avvicinare i giovani al collezionismo senza condizionamento storico ma prediligendo piuttosto un “mood” decisamente conforme all’attuale stile di vita.

Mimmo Rotella, Sogni, 1971, Frottage su carta, 65 x 50 cm Stima 1.500 – 2.500

La prima parte del catalogo gioca tra astrazione, optical e arte informale (tra gli altri Bruno Munari, Piero Dorazio, Franco Grignani, Riccardo Guarneri, Carla Accardi, Rodolfo Aricò, Enrique Careaga, Ludwig Wilding, Max Bill, Fausto Melotti, Emilio Vedova, Enrico Castellani, François Morellet), per arrivare alla figurazione storica e a quella del secondo dopoguerra (con Max Beckmann, Fortunato Depero, Mario Sironi, Marino Marini, Giorgio De Chirico, Marc Chagall, Graham Sutherland).

Piero Dorazio, Europa Unita – Italia, acquaforte e acquatinta, es. XIII/L, Grafica d’Arte Lombardi, Roma, 75,5 x 57,5 cm Stima: 250 

La seconda parte del catalogo vive invece di istanze pop (tra gli altri Valerio Adami, Enrico Baj, Wayne Thiebaud, James Rosenquist, Mel Ramos), attraversando il poverismo e il concettualismo (Michelangelo Pistoletto, Jannis Kounellis, Roman Opalka, Alighiero Boetti, Maria Lai, Vincenzo Agnetti), fino ad arrivare alla parte finale, introdotta da una splendida selezione di lavori di Franco Fontana, dedicata alla contemporaneità. Spiccano Marc Queen, Art in Ruins, Tracy Emin, Alexander Wolff, Arcangelo Sassolino, Domenico Piccolo, Omar Galliani, Robert Gligorov, Timothy Greenfield Sanders e Pierre Poggi.

Hsiao Chin, Senza titolo, 1995, Acrilico su carta applicato su tavola, 19 x 19 cm Stima: 1.000 – 2.000
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Categories: Arte