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Totti, le Olimpiadi, Roma: come si sceglie un sindaco?

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In principio furono i comici. Uno di loro, Beppe Grillo, è addirittura alla testa del Movimento 5 Stelle che nel primo turno delle elezioni amministrative di Roma ha fatto il pieno di voti e che spera di conquistare il Campidoglio al ballottaggio con Virginia Raggi. Un altro, Roberto Benigni, è sceso in campo nei giorni scorsi per anticipare il suo sì al referendum di ottobre. E poi attori, cantanti, uomini di spettacolo tutti a dire la loro: è sempre stato così ad ogni elezione.

Ieri è stato il turno di un’icona del calcio e dello sport: nel giorno del rinnovo del suo ultimo contratto dal calciatore, il capitano della Roma, Francesco Totti, non ha fatto mistero di essere favorevole alle Olimpiadi del 2014 nella Capitale. Apriti cielo. A Roberto Giachetti, aspirante sindaco per il centrosinistra, romanista e sostenitore delle Olimpiadi a Roma, non è parso vero: un assist di Totti così non se l’aspettava e l’ha incassato con gioia. La Raggi, sua antagonista per il Campidoglio sotto le bandiere di M5S e simpatizzante laziale, s’è messa in difesa: “Totti è un campione di caratura internazionale ed è ovvio che se parla lui fa notizia ma, quando io giro per Roma, mi chiedono che cosa voglio fare per le buche e per gli autobus”.

Poi ci ha pensato lo stesso Totti a raffreddare le tensioni, chiarendo di essere senz’altro per le Olimpiadi come ogni vero sportivo ma di non voler essere strumentalizzato perché non tifa per nessun schieramento politico.

Può fare sorridere o rattristare che, di fronte al disastro di Roma e ai suoi immensi problemi lasciati in eredità dalle giunte di Alemanno e di Marino, bastino le parole di un calciatore, sia pure di razza, per scuotere la campagna elettorale. Ma i moralismi lasciano il tempo che trovano. Forse sarebbe meglio ragionare e discutere. A Roma l’emergenza buche e l’emergenza trasporti vengono certamente prima di tanti altri problemi ma le Olimpiadi sono solo un diversivo, l’ennesima occasione di sprechi e di corruzione o possono essere una fonte di lavoro e di sviluppo? In Italia i grandi eventi sono solo e sempre un pericolo o possono essere un’occasione di crescita?

Il successo delle Olimpiadi invernali di Torino e, più di recente, dell’Expo ci dicono qualcosa? Pensiamoci. Un sindaco non si sceglie solo chiudendo gli occhi. E le grandi sfide non escludono la buona manutenzione.

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