Perde consensi, invece, il Movimento 5 Stelle (-2,1%) che paga probabilmente il suo no indiscrimato a ogni proposta di Governo e scivola così in terza posizione, sopravanzato anche dal Pd, che vede la sua quota di consensi erodersi di quasi mezzo punto percentuale (-0,4%) e si attesta al secondo posto, con il 26% dei voti.

Una situazione, quindi, estremamente fluida, in cui forti masse di votanti si spostano con disinvoltura da uno schieramento all’altro. Rispetto alla scorsa settimana, continua il crollo di Scelta Civica, che perde l’1,1% dei consensi, mentre risalgono Lega Nord (+0,6%), Sel (+0,5%) e Udc (+0,3%).

Tra tanti dubbi, una sola certezza: nell’eventualità di nuove elezioni il 66% degli italiani vorrebbe Matteo Renzi al timone del centrosinistra. Il sindaco di Firenze conferma soprattutto la sua capacità di raccogliere consensi trasversali, aldilà dell’elettorato storico del Pd. Continua a salire, infatti, la sua popolarità presso gli elettori di centrodestra (71%) e del Movimento 5 Stelle (68%).