Un’occasione da non sprecare. Lazio-Inter (ore 20.45) è come una finale e il discorso, seppur con prospettive differenti, vale per entrambe le squadre. I biancocelesti hanno la possibilità di riprendersi il secondo posto, i nerazzurri di conquistare un piazzamento Europa League. L’importanza della posta in palio dovrebbe farci vivere un match bello e vibrante: il pareggio, infatti, non accontenterebbe nessuno. “E’ una partita da vincere – ha confermato Mancini in conferenza stampa. – La Lazio ha fatto una stagione bellissima, noi potremmo arrivare a un traguardo europeo. Ci giochiamo il quinto o il sesto posto, le motivazioni non mancheranno”. Il tecnico di Jesi è carico e concentrato, per nulla colpito dalla multa dell’Uefa. Le sanzioni da Nyon (multa, riduzione della rosa e obbligo di pareggiare il bilancio entro due anni) potrebbero complicare il progetto futuro, soprattutto in chiave mercato. “Non è così, per noi non cambia nulla – ha replicato Mancini. – Il nostro obiettivo è di tornare ai massimi livelli, sarà fondamentale costruire una squadra da Champions: solo così potremo aumentare i ricavi e sistemare il bilancio”. Intanto però c’è un piazzamento europeo da conquistare, impresa difficile visto che, di fronte, ci sarà una Lazio motivatissima.
“Abbiamo le qualità per battere l’Inter – ha spiegato Pioli. – Sarà una partita difficile ma per noi è come una finale. Il nostro pubblico ci darà un’ulteriore spinta, se vogliamo arrivare in Champions serviranno prestazioni all’altezza”. Il tecnico biancoceleste recupera Biglia ma deve rimandare ancora il rientro di De Vrij. Niente da fare anche per Lulic, alle prese con un problema al polpaccio, solo panchina per Gentiletti, vicino al rientro dopo il lungo stop. Contro l’Inter sarà 4-2-3-1 con Marchetti in porta, Basta, Ciani, Mauricio e Radu in difesa, Parolo e Biglia a centrocampo, Candreva, Mauri e Felipe Anderson sulla trequarti, Klose in attacco. Rispetto alla partita col Chievo, pareggiata con un triste 0-0, Mancini cambierà alcuni uomini. Fuori Ranocchia e Brozovic, dentro Felipe e Gnoukouri. In difesa, oltre al brasiliano ex Parma, giocheranno D’Ambrosio, Vidic e Juan Jesus, mentre a centrocampo saranno Medel e Guarin ad accompagnare il giovane ivoriano. Là davanti, invece, non cambierà nulla: confermatissimo il tridente Hernanes-Palacio-Icardi, con Shaqiri e Kovacic all’ennesima panchina. In palio c’è l’Europa, obiettivo fondamentale per Lazio e Inter. Il treno sta per passare, non resta che vedere chi riuscirà a salirci sopra.
