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Riscaldamenti, dal 22 ottobre si accendono i termosifoni: 10 consigli per risparmiare sulla bolletta

Foto di Free-Photos da Pixabay

È tempo di pensare ai riscaldamenti. L’estate non vuole andare via, ma nonostante in molte parti d’Italia le temperature consentano addirittura di fare qualche nuotata, è arrivato il momento di prepararsi alla stagione invernale. Nel giro di qualche settimana, infatti, le temperature miti lasceranno spazio all’inverno e a poco a poco i riscaldamenti cominceranno ad accendersi un po’ ovunque. Un momento che, quest’anno come non mai, spaventa tutti noi, a causa del caro bollette che rischia di trasformare la stagione fredda in un incubo contabile. Senza le dovute accortezze, infatti, il rischio è quello di spendere cifre esorbitanti per riscaldare la propria casa. 

Le regole sui riscaldamenti per l’inverno 2022/2023

In questo contesto, occorre tenere conto delle nuove regole introdotte dal ministero della Transizione Ecologica per risparmiare energia, ma anche denaro. In base a quanto previsto, in tutta Italia, i riscaldamenti rimarranno accesi un’ora in meno al giorno rispetto al solito. Non solo, la stagione sarà ridotta di 15 giorni – si accenderanno una settimana dopo e si spegneranno una settimana prima – e la temperatura interna dovrà essere ridotta di un grado. Significa perciò che quest’inverno scenderà da 20 a 19 gradi nelle case, mentre negli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilate si dovrà invece ridurre a 17 gradi.

Le regole si applicano a tutti i sistemi di riscaldamento alimentati a gas naturale, ad esclusione delle utenze più sensibili come ospedali, case di cura per anziani, scuole, asili nido, ecc. 

Secondo l’Enea, queste misure, se attuate dall’80% delle famiglie, possono comportare un risparmio nazionale di 2,7 miliardi di mc di metano e una spesa di circa 180 euro in meno all’anno in bolletta per utenza.

Riscaldamenti: quando si accendono? Ecco le date zona per zona

L’Italia è suddivisa in 6 zone climatiche. Di seguito ecco le date previste per ogni zona:

  • Zona A: 5 ore giornaliere dal 8 dicembre al 7 marzo
    Comuni: Lampedusa, Linosa, Porto Empedocle.
  • Zona B: 7 ore giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo
    Comuni: Agrigento, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa, Trapani.
  • Zona C: 9 ore giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo
    Comuni: Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Imperia, Latina, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari, Taranto.
  • Zona D: 11 ore giornaliere dal 8 novembre al 7 aprile
    Comuni: Ancona, Ascoli Piceno, Avellino, Caltanissetta, Chieti, Firenze, Foggia, Forlì’, Genova, Grosseto, Isernia, La Spezia, Livorno, Lucca, Macerata, Massa, Carrara, Matera, Nuoro, Pesaro, Pesaro, Pescara, Pisa, Pistoia, Prato, Roma, Savona, Siena, Teramo, Terni, Verona, Vibo Valentia, Viterbo.
  • Zona E: 13 ore giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile
    Comuni: Alessandria, Aosta, Arezzo, Asti, Bergamo, Biella, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Como, Cremona, Enna, Ferrara, Cesena, Frosinone, Gorizia, L’Aquila, Lecco, Lodi, Mantova, Milano (il sindaco Sala ha firmato un’ordinanza secondo la quale incittà si dovrà aspettare il 29 ottobre), Modena, Novara, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Piacenza, Pordenone, Potenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rieti, Rimini, Rovigo, Sondrio, Torino, Trento, Treviso, Trieste, Udine, Varese, Venezia, Verbania, Vercelli, Vicenza.
  • Zona F: nessuna limitazione
    Comuni Belluno, Cuneo.

Riscaldamenti: la guida di Enea per risparmiare sulla bolletta

L’Enea ha pubblicato una guida dal titolo “Indicazioni essenziali per una corretta impostazione degli impianti di riscaldamento a gas” che ha lo scopo di agevolare l’attuazione delle misure previste dal Governo, ma anche di aiutare i cittadini a risparmiare sulle bollette.

Il vademecum fornisce anche istruzioni anche sui corretti comportamenti quotidiani. Per esempio: “Rinnovare l’aria che respiriamo permette di eliminare batteri e sostanze inquinanti. Tuttavia, per cambiare l’aria in un’abitazione è sufficiente mantenere aperte le finestre per pochi minuti, più volte al giorno, preferibilmente durante le ore più calde e quando il riscaldamento non è in funzione”, spiega Ilaria Bertini, direttrice del dipartimento ENEA di Efficienza Energetica.

Bertini che sottolinea come sia importante anche mantenere il giusto livello di umidità nell’ambiente installando un termo-igrometro. “Al di sotto del 40% di umidità in casa – conclude –  il clima diventa troppo secco e batteri e i virus trovano un ambiente favorevole alla proliferazione, favorendo malattie respiratorie. Al di sopra del 70%, invece, si forma condensa sulle parti fredde dell’edificio, come le pareti perimetrali e le finestre, che può portare alla formazione di muffe e conseguenti allergie”.

10 consigli per riscaldare casa, risparmiando sulla bolletta e salvaguardando l’ambiente

Dalla corretta manutenzione degli impianti alla temperatura, dal check-up energetico della propria abitazione all’isolamento delle finestre. Ecco le 10 regole di Enea: 

1 – Esegui manutenzione degli impianti
Un impianto consuma e inquina meno quando è regolato correttamente, è pulito e senza incrostazioni di calcare. Per chi non effettua la manutenzione del proprio impianto è prevista una multa a partire da 500 euro.

2- Controlla la temperatura degli ambienti
Bastano 19 gradi per garantire il comfort necessario in casa. Per ogni grado in meno si risparmia fino al 10% sui consumi di combustibile.

3- Attenzione alle ore di accensione
Le nuove regole riducono di 1 ora i tempi di accensione finora consentiti. Controlla in quale delle 6 zone climatiche d’Italia vivi.

4– Installa pannelli riflettenti tra muro e termosifone
Anche un semplice foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni verso l’esterno.

5- Scherma le finestre durante la notte
Persiane e tapparelle o anche tende pesanti riducono le dispersioni di calore verso l’esterno.

6- Evita ostacoli davanti ai termosifoni
Posizionare tende o mobili davanti ai termosifoni ostacola la diffusione del calore verso l’ambiente ed è fonte di sprechi.

7- Non lasciare le finestre aperte troppo a lungo
Per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti, mentre lasciare le finestre aperte troppo a lungo comporta inutili dispersioni di calore.

8- Fai un check-up alla tua casa
Affidati a un tecnico qualificato e fai valutare l’efficienza dell’impianto di riscaldamento e lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre. Puoi abbattere i consumi fino al 40%.

9- Installa valvole termostatiche
Obbligatorie per legge nei condomini, le valvole termostatiche permettono di ridurre i consumi fino al 20%.

10- Scegli soluzioni di ultima generazione
Sostituisci il vecchio impianto con uno a condensazione o con pompa di calore ad alta efficienza e adotta cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici a distanza.

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