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Riforma Senato, Pd vince primo round su voto segreto. Oggi articolo 2

Va avanti la sfida sulla riforma costituzionale del Senato. Oggi è atteso il voto su un articolo-chiave, il numero 2, sul quale la presidente della commissione Affari costituzionali Anna Finocchiaro ha raggiunto nei giorni scorsi un’intesa con la minoranza Pd. Ieri giornata cruciale con le prime votazioni: il senatore dem Roberto Cociancich ha presentato un emendamento “canguro all’articolo 1 che sarà votato oggi e che, riscrivendo integralmente il testo, elimina in un colpo solo tutte le modifiche presentate dalle opposizioni mettendo al riparo la maggioranza da 19 voti segreti. Abilità e conoscienza dei regolamenti hanno partorito, tra Palazzo Chigi (dove si dice sia stato seguito direttamente dal segretario generale alla Presidenza Paolo Aquilanti) e Palazzo Madama, l’espediente parlamentare la cui tenuta sarò verificata in occasione del voto di oggi. L’emendamento ha intanto scatenato le proteste di Lega, M5S, FI e Sel e la replica accalorata del capogruppo Pd al Senato che ha difeso il collega di partito e accusato gli oppositori: “Voi le riforme non le volete!”.

In questo clima si sono svolte le prime votazioni che hanno visto la maggioranza otenere un range fra 161 e 171 voti favorevoli. Oggi si riprende, dopo l’articolo 1, con il voto sull’articolo 2 sul quale sono in agguato 6 voti segreti. L’articolo è stato oggetto di un lungo braccio di ferro ma alla fine il presidente del Senato Pietro Grasso ha dovuto accogliere la decisione già espressa da Anna Finocchiaro: emendamenti ammessi solo sul comma 5. Il che vuol dire accogliere la tesi del governo anche se, sempre Grasso, ha poi ammesso 6 voti segreti e 50 ipotesi di modifica al lodo Finocchiaro (prevede l’elezione quasi diretta dei senatori) che la scorsa settimana ha ottenuto il placet della minoranza Pd.

Tra furbizie e colpi di scena si va dunque avanti. L’obiettivo del governo è di chiudere la partita al Senato entro il 13 ottobre.

 

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Categories: Politica