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Ribaltone nel petrolio e in Nissan. La Borsa testa Conte 2

FIRSTonline

L’attesa di nuovi stimoli sostiene i mercati finanziari a pochi giorni dalla riunione della Bce. Anche l’Asia conferma la frenata della crescita globale, già segnalata dal calo della produzione industriale in Germania e dai dati deludenti del mercato del lavoro Usa.

Si è già mossa la Cina che ha abbassato la soglia delle riserve obbligatorie in risposta ai nuovi, deludenti segnali in arrivo dalla bilancia commerciale di agosto, caratterizzato da un robusto calo dell’attività. Regge così l’indice Csi 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen (+0,3%). In lieve calo invece Hong Kong, investita nel weekend da nuove manifestazioni di protesta contro Pechino.

JACK MA LASCIA ALIBABA, SVOLTA A RIYAD

Jack Ma, fondatore e principale azionista di Alibaba, cede oggi la guida del gruppo a David Zhang, come da programma. Ma, sulla scia di Bill Gates, si occuperà di istruzione.

Sale anche Tokyo, indice Nikkei +0,3%. Il governo ha comunicato stanotte che nel secondo trimestre il Pil del Paese è salito dell’1,3% anno su anno, leggermente meno di quanto lo stesso ufficio aveva anticipato.

Ribaltone oggi in programma al consiglio Nissan. L’amministratore delegato Hirotho Saikawa presenterà le dimissioni a fronte dell’inchiesta sui guadagni illeciti intascati durante la gestione Ghosn. Ad anticipare la notizia è stata la Nikkei Review: la svolta potrebbe favorire un accordo con Renault che, a catena, potrebbe riaprire il dossier Fca.
La Borsa della Corea del Sud è in rialzo dello 0,5%. In terreno positivo anche Sidney (+0,1%).

Sono in lieve recupero le valute dell’Asia-Pacifico, lo won coreano è al quarto giorno di apprezzamento su dollaro. Si rivaluta anche la rupia indiana. Poco mossi yuan cinese e yen giapponese.

L’oro tratta a 1.509 dollari l’oncia, in rialzo dello 0,2%, dal -1% della scorsa settimana.

Svolta drammatica sul fronte del petrolio. Il ministro dell’energia saudita al Falih è stato deposto dall’incarico ed è sostituito da Mohammed bin Salman, figlio di re Salman. La svolta avviene dopo il fallimento dei tentativi di alzare il prezzo del greggio dagli attuali 60 dollari al barile. È la prima volta che un membro della casa reale assume quest’incarico.

Stamattina il greggio del Mare del Nord tratta a 62 dollari il barile, -0,8%, dopo il +1,8% della scorsa settimana che si aggiunge ad altri tre bilanci settimanali positivi consecutivi.

A FRANCOFORTE IN VISTA UN SALVAGENTE PER LE BANCHE

Il direttivo della Bce di giovedì, seguito dalla penultima conferenza stampa di Mario Draghi prima dell’arrivo a Francoforte di Christine Lagarde è l’appuntamento finanziario più atteso della settimana. Di fronte alla frenata della congiuntura, confermata dai pessimi dati arrivati dalla Germania, gli operatori si aspettano un robusto pacchetto di misure espansive: dal taglio degli interessi sui depositi presso la Bce da -0,40 a -0,50% all’annuncio di un nuovo quantitative easing. Ma a differenza di quanto avvenuto nel passato, il governatore presenterà anche delle misure di protezione per le banche, strangolate dai tassi ultrabassi. La Bce potrebbe introdurre un doppio regime sui tassi di deposito: le banche non pagheranno più, come oggi, una tariffa unica per il parcheggio di soldi a Francoforte, ma avranno la possibilità di scegliere tra varie opzioni, quella più conveniente. Ne potrebbe conseguire una risalita dei tassi a breve che dovrebbe portare ad un aumento della redditività del business delle banche, ora praticamente a zero.

ANCHE POWELL (FED) PREVEDE I TAGLI

A spingere al ribasso (giovedì o in occasione del vertice di ottobre) contribuisce l’attesa dei prossimi tagli della banca centrale Usa (uno la settimana prossima, l’altro tra un mese per un totale di mezzo punto). Il governatore della Fed Jerome Powell, in un intervento a Zurigo, ha affermato che “non ci sono previsioni di recessione” e ha lasciato intendere che nella riunione di metà mese sarà molto probabilmente deciso un nuovo taglio dei tassi.

JOHNSON NON CEDE. E I SONDAGGI LO PREMIANO

Nell’attesa che la parola passi ai banchieri centrali l’attenzione sarà concentrata sull’attualità politica, specie nell’Eurozona.

Nuova giornata drammatica per la Brexit. Nonostante le ripetute sconfitte in Parlamento Boris Johnson insiste a chiede l’uscita dalla Ue entro il 31 ottobre anche in assenza di accordo. Dalla sua ci sono i sondaggi che gli attribuiscono un rilevante vantaggio (anche 14 punti di margine) sull’opposizione.

RIFLETTORI SU PALAZZO CHIGI. ARRIVANO LE ASTE DEL TESORO

Riflettori accesi stamane anche sul discorso con cui Giuseppe Conte chiederà la fiducia alle Camere. In particolare, i mercati intendono avere le prime indicazioni sulla prossima manovra. E nei prossimi giorni i ministri dell’Ecofin vorranno sapere da dove arriveranno le coperture.

Non meno alta l’attesa sui dossier Alitalia, grandi opere pubbliche e licenze di Autostrade.

Attenzione rivolta anche alle aste del Tesoro: mercoledì andranno all’asta 6,5 miliardi di Boi annuali. Stasera saranno annunciate le modalità dell’offerta di giovedì 12 di titoli a medio lungo termine che dovrà confermare il calo record dei rendimenti, peraltro in salita allo 0,87% venerdì scorso.

Il Bund tedesco riparte stamattina da -0,65%, il BTP da 0,87%.
L’euro dollaro è invariato a 1,103.

PARTE LA VOLKSWAGEN ELETTRICA E LO STREAMING DI APPLE

Al Salone di Francoforte il gruppo Volkswagen dà il via alla sua svolta elettrica: dopo il varo della Porsche a tutto volt viene presentata la Id-3, la nuova vettura di massa.

Il calendario di Piazza Affari è ancora semivacanziero. In settimana si terranno le riunioni dei cda di Cembre, Esprinet, Landi Renzo, Tamburi

A Wall Street saranno in prima fila in settimana i dati sui consumi. A tener banco i conti di Wal-Mart.

L’avvenimento più atteso è però la tradizionale presentazione d’inizio autunno dei nuovi prodotti Apple. L’attenzione è concentrata sulle nuove versioni di iPhone, a partire da uno smartphone low cost. Ma la curiosità della Borsa sarà anche per il debutto della Mela nello streaming. Apple presenterà la squadra che sfiderà Netflix e Walt Disney. Tim Cook non ha badato a spese in campagna acquisti: sono stati reclutati Steven Spielberg, Oprah Winfrey e Jennifer Aniston.

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