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Reddito di emergenza 2021: al via le domande, ecco come fare

Pixabay

Da oggi, mercoledì 7 aprile, e fino a venerdì 30 aprile sarà possibile fare domanda per ricevere il reddito di emergenza 2021, la “misura straordinaria di sostegno al reddito” prevista dal Decreto Sostegni. 

IL REDDITO DI EMERGENZA 2021: I BENEFICIARI

Secondo le istruzioni fornite dall’INPS, il reddito di emergenza 2021 sarà riconosciuto per tre mesi – marzo, aprile e maggio – alle famiglie che stanno vivendo difficoltà a causa dell’emergenza Covid-19 a condizione che posseggano, comulativamente, determinati requisiti di natura economica, patrimoniale e reddituale. Il Red sarà riconosciuto anche a coloro che tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021 hanno smesso di percepire la NASpI e la DIS-COLL e hanno un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) in corso di validità, ordinario o corrente, non superiore a 30mila euro. “ In questo caso – specifica l’Inps – la misura, erogata nell’importo fisso di 400 euro mensili e sempre per le mensilità di marzo, aprile e maggio 2021, spetta in assenza del diritto al beneficio di cui al comma 1 e in alternativa ad esso”.

REDDITO D’EMERGENZA 2021: COME FARE DOMANDA

La domanda dovrà essere presentata esclusivamente online. Due le modalità previste: 

  • il sito internet dell’Inps, autenticandosi con PIN, SPID, Carta Nazionale dei Servizi e Carta di Identità Elettronica;
  • gli Istituti di patronato.

Per presentare la richiesta, il richiedente dovrà essere in possesso di una DSU valida.

I REQUISITI PER IL REM

Il reddito di emergenza è riconosciuto ai nuclei familiari che al momento della presentazione della domanda sono in possesso, congiuntamente, dei seguenti requisiti:

  • il richiedente deve essere regolarmente residente in Italia al momento di presentazione della domanda;
  • a febbraio 2021 il valore del reddito familiare deve essere inferiore alla soglia corrispondente all’ammontare del beneficio, incrementata in caso di canone di locazione dichiarato in DSU, nella misura di un dodicesimo dell’ammontare annuo dello stesso;
  • Nel 2020 il valore del patrimonio mobiliare familiare deve essere inferiore a 10mila euro. “Tale soglia è elevata di 5.000 euro per ogni componente successivo al primo e fino a un massimo di 20.000 euro. La soglia e il massimale sono incrementati di 5.000 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza”, specifica l’INPS. 
  • Il valore ISEE deve essere inferiore a 15mila euro.

L’IMPORTO

Secondo quanto previsto l’importo di ciascun assegno partirà da un minimo di 400 euro e arriverà fino a 800 euro mensili a famiglia. La cifra esatta sarà stabilita in base ai parametri della scala di equivalenza del reddito di cittadinanza. Il moltiplicatore può arrivare a 2,1 se nel nucleo familiare ci sono disabili gravi o persone non autosufficienti. In questo caso, l’importo dell’assegno mensile può raggiungere 840 euro.

INCOMPATIBILITÀ

Il Rem non è compatibile:

  • con le indennità COVID;
  • con le prestazioni pensionistiche, dirette o indirette, a eccezione dell’assegno ordinario di invalidità e dei trattamenti di invalidità civile;
  • con i redditi da lavoro dipendente, la cui retribuzione lorda complessiva sia superiore alla soglia massima di reddito familiare, individuata in relazione alla composizione del nucleo;
  • con il Reddito e la Pensione di cittadinanza percepito al momento della domanda.

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