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Quantitative easing Bce, cos’è e come funziona la mossa di Draghi

Questa mattina si riunisce il consiglio direttivo della Banca centrale europea e i mercati di tutto il mondo si aspettano che al termine del board Mario Draghi annuncia il via libera al quantitative easing.

COS’E’ IL QE?

Con questa espressione (traducibile come “allentamento quantitativo”) s’intende un programma per l’acquisto generalizzato di titoli privati (corporate bond) e pubblici (titoli di Stato) da parte della Bce, che così facendo creerà nuova moneta e immetterà ulteriore liquidità nel sistema, oltre a quella già garantita con le precedenti misure di politica monetaria (taglio dei tassi al minimo storico e invalicabile dello 0,05%, aste Tltro per fornire alle banche prestiti a buon mercato da trasmettere all’economia reale, acquisti di covered bond e Abs). 

QUALI SONO GLI OBIETTIVI?

Il Qe è il tentativo estremo da parte dell’Eurotower di agire in maniera espansiva, aumentando la massa monetaria. Ciò dovrebbe rianimare l’inflazione (scesa addirittura in territorio negativo nell’ultima parte del 2014, con il -0,2% registrato a dicembre), riavvicinando il target ufficiale della Bce, che punta a un tasso di crescita dei prezzi inferiore ma vicino al 2%. L’istituto centrale mira poi a liberare i bilanci delle banche commerciali e rifornire queste ultime di nuove risorse per finanziare aziende e privati. Il parallelo deprezzamento dell’euro aiuterà inoltre le imprese esportatrici, che potranno vendere a prezzi più competitivi sui mercati internazionali. L’aumento della domanda di bond, infine, dovrebbe portare a una riduzione del loro costo.

QUANTO DENARO ARRIVERA’ DALLA BCE?

La maggior parte delle indiscrezioni parla di un possibile intervento da 500-550 miliardi di euro. L’agenzia Radiocor ha scritto della possibilità di un’azione mensile da 50 miliardi per almeno uno anno, il che porterebbe il totale a 600 miliardi. Secondo il Wall Street Journal, invece, l’operazione si prolungherà fino al termine del 2016, facendo salire il totale a quota 1.100 miliardi. 

QUALI SONO I PUNTI CONTROVERSI?

Non tutti nel consiglio direttivo sono d’accordo con la necessità di varare il Qe. A guidare l’opposizione è, come sempre, il tedesco Jens Weidman, governatore della Bundesbank. La controversia principale è sull’opportunità o meno di acquistare titoli governativi ed è probabile che in ogni caso rimarranno esclusi i bond di Paesi come Grecia e Cipro. Altri dubbi riguardano l’ammontare complessivo e il ritmo dell’operazione. 

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