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Più poteri a Cantone contro la corruzione, riforma Pa, taglio del 10% delle bollette elettriche

Nuovi poteri a Raffaele Cantone, riforma della Pubblica amministrazione e taglio delle bollette elettriche, rivolto alle piccole e medie imprese. Sono questi tre provvedimenti il cuore dei decreti legge che il Consiglio dei ministri ha approvato dopo il ritorno del premier Matteo Renzi dall’Asia.

ANTICORRUZIONE

Andiamo con ordine. Il primo punto è quello relativo alle misure anticorruzione, reso ancora più urgente dai recenti scandali Expo e Mose (oggi, a tal proposito, si è dimesso il sindaco di Venezia Orsoni). Misure urgenti, oltre che sul fronte interno, anche su quello internazionale, terreno sul quale l’Italia deve recuperare un forte debito di credibilità, da questo punto di vista.

Secondo le bozze del decreto saranno attribuiti maggiori poteri a Raffaele Cantone, numero uno della nuova Autorità anticorruzione e “nominato Commissario straordinario dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici”. Cambia così, radicalmente, il processo amministrativo e, in special modo, l’impostazione della procedura pubblica degli appalti. A Cantone, inoltre, saranno assegnati poteri sanzionatori verso i trasgressori.

RIFORMA DELLA PA

Altro cardine è il disegno di legge delega che riforma la Pa. Mole le norme incluse nelle bozze del provvedimento. Si va dai trattenimenti in servizio dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili in “funzioni direttive o semidirettive” o dirigenziali, over 70, “sono fatti salvi fino al 31 dicembre 2015? alla possibilità, per la pubblica amministrazione, di mandare a riposo i lavoratori che hanno i requisiti per la pensione anticipata. Con questi provvedimenti il Governo intende liberare oltre 10mila posti per i giovani nella Pa a costo zero.

Il punto più discusso, anche dai sindacati, è quello degli spostamenti senza assenso entro 50 km, per cui i dipendenti pubblici potranno essere spostati senza assenso all’interno dello stesso Comune e in un qualsiasi ufficio pubblico nel raggio di 50 chilometri. Modifiche anche per quanto riguarda la mobilità volontaria: non sarà più necessario, infatti, il nulla osta dell’amministrazione di provenienza.

Una riforma improntata, dunque, soprattutto alla semplificazione e allo snellimento, specie per quanto riguarda il turnover: l’obiettivo del Governo è quello di assicurare maggiori ingressi e consentire più discrezionalità nella programmazione. Drasticamente ridotti infine i distacchi sindacali nel pubblico impiego.

TAGLIO BOLLETTE ELETTRICHE

Centrali, all’interno del della manovra del Governo, anche le misure di sostegno all’industria e alla competitività delle Piccole e medie imprese. Come promesso dal ministro Federica Guidi, nelle bozze è contenuta una misura di riduzione delle bollette energetiche, che assicurerà un risparmio superiore al 10% sulle bollette elettriche per le Pmi, che fa parte di un piano generale di riduzione dei costi extra che gravano sulle imprese italiane. 

ALTRE MISURE  

Tra gli altri provvedimenti si segnala l’archivio unico sui veicoli circolanti e il possibile aumento degli importi annuali delle imposte automobilistiche (il cosiddetto bollo auto) fino al 12% nel solo 2015. Nonchè la riduzione delle spese delle imprese per l’iscrizione alle Camere di Commercio. E infine nomine ai vertici dell’Enit, dell’Istat (Alleva), della Consob (Genovese), dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia del Demanio con una significativa quota femminile.

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