X

Piano casa: tutte le novità su affitti, mutui e case popolari

Non solo Jobs act, non solo cuneo fiscale. Fra gli interventi che il Governo intende presentare dopo il Consiglio dei ministri di mercoledì 12 marzo rientra anche il Piano casa a cura del ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi. Un pacchetto di misure da oltre 1,5 miliardi di euro che dovrebbe contenere importanti novità soprattutto su tre aspetti: affitti, mutui e case popolari. 

AFFITTI: TAGLIO DELLA CEDOLARE SECCA DAL 15 AL 10%

In tema di affitti, la cedolare secca è un’imposta sostitutiva con aliquota fissa che grava su chi percepisce il canone. Si paga in alternativa all’Irpef (che si applicherebbe al reddito) e sostituisce anche l’imposta di registro e di bollo per la registrazione, la proroga e la risoluzione del contratto (rimane solo l’obbligo di versare l’imposta di registro in caso di cessazione). 

E’ facoltativa e, ad oggi, prevede due aliquote: al 21% per gli affitti a canone libero (determinato dalle parti) e al 15% per quelli a canone concordato (che rispettano accordi definiti a livello locale). Gli interventi del Governo si concentrano su questo secondo tipo di contratto: l’Esecutivo guidato da Enrico Letta aveva già ridotto l’aliquota dal 19 al 15% e ora il nuovo Piano punta a un ulteriore taglio fino al 10%, che sarebbe in vigore dal 2015 al 2018 a un costo di 29,7 milioni di euro l’anno.

Per quanto riguarda gli inquilini, dovrebbe arrivare un aumento della detrazione Irpef da 450 a 900 euro sugli affitti a canone concordato per le fasce di reddito più basse (fino a 15.493,71 euro). E’ previsto inoltre il rifinanziamento del fondo affitti per le famiglie bisognose (da 100 a 200 milioni) e di quello per la morosità inconsapevole (241 milioni a sostegno di chi, ad esempio, non riesce più a pagare l’affitto perché ha perso il lavoro). 

MUTUI AGEVOLATI, IN ARRIVO 2 MILIARDI

Sul fronte dei mutui, il Piano dovrebbe stanziare due miliardi di euro per agevolare l’acquisto o la ristrutturazione dell’immobile da parte di giovani coppie e famiglie numerose o con disabili. Le risorse – in arrivo dalla Cassa depositi e prestiti – saranno utilizzate come garanzia per le banche disponibili ad erogare il credito. 

Finora hanno aderito all’iniziativa 20 istituti. Ecco la lista: Unicredit, Intesa Sanpaolo, Monte dei Paschi di Siena, Banca Carige, Bnl, Banco di Credito Popolare, Cariparma, Banco Popolare, Credito Valtellinese, Ubibanca, Iccrea Banca, Extrabanca, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Banca Agricola Popolare di Ragusa, Banca Popolare di Sondrio, Banca Popolare di Vicenza, Banco di Credito P. Azzoaglio, Binter Banca Interregionale e Cassa di Risparmio di Ravenna.

CASE POPOLARI

Il nuovo pacchetto di misure dovrebbe poi destinare 568 milioni di euro a un piano straordinario per il recupero degli alloggi Iacp (gli Istituti autonomi per le case popolari). Le risorse dovrebbero arrivare dal ministero delle Infrastrutture (500 milioni) e dai fondi non spesi nel settore dell’edilizia residenziale (68 milioni). Uno degli obiettivi è dare agli inquilini la possibilità di riscattare le case dove abitano utilizzando i canoni di affitto già pagati come rate anticipate da scalare dal prezzo di acquisto dell’immobile. 

Related Post
Categories: News