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Moody’s boccia le assicurazioni italiane nel ramo vita

FIRSTonline

Dopo il litigio fra Generali e Standard & Poor’s, un’altra agenzia di rating punta il dito contro le assicurazioni italiane. Tutte, non solo la compagnia triestina. Secondo Moody’s, le prospettive del nostro mercato nel ramo vita restano negative, mentre quelle relative al ramo danni sono stabili. 

L’agenzia prevede che, nei prossimi 18 mesi, il basso tasso di risparmio e l’alto tasso di disoccupazione limiteranno le vendite e la redditività del ramo assicurativo vita. I flussi netti del ramo vita sono stati molto volatili dal 2006 e Moody’s sostiene che tale volatilità sia destinata a proseguire. Al contrario, la stabilità del ramo danni riflette la forte redditività del settore, in grado di compensare la debolezza economica generale che influisce sulla qualità degli attivi e sul livello di capitalizzazione delle società assicurative. 

Per quanto riguarda il settore assicurativo italiano nel suo complesso – aggiunge Moody’s – il deterioramento della qualità del credito sovrano italiano (Baa2, negativo) ha comportato una riduzione significativa della qualità del portafoglio investimenti del settore. Con oltre il 50% dei propri attivi investiti in emissioni di debito sovrano italiane, pari a circa 240 miliardi di euro al 30 settembre 2013, le società assicurative italiane presentano un notevole rischio di concentrazione in titoli sovrani e la qualità dei loro attivi è dipendente, in larga misura, dalla qualità del credito sovrano italiano.

Stamane a Piazza Affari il titolo di Generali cede lo 0,3%, mentre quello di Fondiaria Sai viaggia in rialzo di circa mezzo punto. 

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