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Milano sconta lo stacco cedole. L’effetto Pir spinge Mediolanum e Fineco

Sono in equilibrio le Borse europee dopo un avvio negativo. A Milano l’indice Ftse Mib segna un calo dell’1,2% attorno a quota 21,300 ma bisogna tenere conto dell’imponente mole di dividendi che vengono staccati oggi e che hanno complessivamente un peso sull’indice pari all’1,55% (330 punti circa). Invariata Parigi, ribassi contenuti allo 0,3% per Francoforte e Madrid (la vittoria al Congresso socialista di Pedro Sanchez avvicina il ricorso alle elezioni anticipate). Londra +0,37%.

Nei listini europei spicca Clariant +10% dopo il merger con l’americana Huntsman che ha creato un gigante chimico con un valore di mercato da 14 miliardi di dollari.

Buone notizie per l’Italia dalla Commissione Ue.  Ha prevalso la linea morbida sulla sulla correzione dei conti da mettere in cantiere per il 2018. Non ci sarà nessuna procedura di infrazione perché, recita la nota ufficiale, “non c’è base per portare avanti una procedura per squilibri, purché ci sia una implementazione piena delle riforme”. La Commissione Ue chiede però la reintroduzione della tassa sulla prima casa per i redditi alti. E’ il contenuto delle “raccomandazioni specifiche per il Paese” diffuse stamane dalla Commissione Ue. Per l’Italia, promossa con riserva assieme a Cipro e Portogallo, sono urgenti iniziative per limitare “gli squilibri del debito pubblico” cui si aggiungono “la crescita lenta della produttività, la perdita di competitività, la situazione dei bilanci del settore bancario dovuta al peso dei non performing loans”.

Intanto Francia e Germania hanno “concordato di istituire un gruppo di lavoro per il rafforzamento dell’Eurozona” a partire da luglio. Lo ha annunciato il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, al termine dell’incontro a Berlino con il suo nuovo omologo francese, il ministro dell’Economia Bruno Le Maire.

L’Istat ha intanto rivisto al rialzo per il 2017 un aumento del prodotto interno lordo (Pil) dallo 0,9% all’1,0% in termini reali.

Il cambio euro/dollaro è in leggera discesa a 1,116  da 1,120 della chiusura di venerdì sera. Il Dollaro ha messo a segno la peggior settimana dell’anno (-2,5%). 

Il rendimento del Btp decennale è al 2,11%, invariato da venerdì sera, spread con il Bund a 174 punti base.

Prosegue  il rialzo del petrolio: il Brent sale dello 0,9% a 54 dollari al barile, dopo avere guadagnato la settimana scorsa il 5,4%. Secondo alcuni report, il taglio della produzione sostenuto dall’Opec non solo proseguirà il prossimo anno ma potrebbe essere incrementato per determinare un ulteriore incremento delle quotazioni. 

Avanzano Eni +0,6% e Tenaris +1,8%. Saipem +3,5%: parte oggi il raggruppamento azionario nel rapporto di una nuova azione ogni dieci esistenti. 

Da segnalare il rialzo di Recordati +1,14%: l’Agenzia del farmaco Ue ha raccomandato l’approvazione della cariprazina per disturbi bipolari e schizofrenia. La società ha annunciato un accordo con AstraZeneca per l’acquisizione dei diritti Europei di alcuni prodotti per la cui commercializzazione saranno investiti 270 milioni.

In ribasso Stm -1,9%.  Prosegue il movimento negativo che ha visto il titolo scendere la settimana scorsa del 3,6%, dopo avere segnato il 10 maggio il massimo degli ultimi 11 anni a 15,41 euro. 

Fra le banche, salgono Intesa +3,2% (le variazioni sono al netto dello stacco della cedola) e Bper Banca +1,9%. Positivo Banco Bpm +0,6%. Flessione per Unicredit-0,4%.

Balzo in avanti di Generali che guadagna il 2,4%.

Cattolica+3,3%, Unipol+2,5%

Anima +2,7%, Azimut +2,5%.

Nel resto del paniere principale da segnalare ancora:

Telecom Italia (invariata), Enel +0,2%. Balzo in avanti di Italgas +2,6%.

Fiat Chrysler -1% e Leonardo -0,4%

Avanzano anche Fincantieri +2%, Sabaf +3,6%Fiera Milano +3,3%.

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