X

Milano Hub, Bankitalia accelera su InsureTech e RegTech

Pixabay

Pagamenti digitali, ma non solo. “Milano Hub”, il nuovo centro d’innovazione della Banca d’Italia, aiuterà a sviluppare anche le tecnologie applicate al mondo delle assicurazioni (InsureTech) e delle procedure che le aziende devono seguire per adeguarsi a norme, regolamenti e leggi (RegTech). Sono questi i settori “potenzialmente più interessanti per il settore privato, tenuto conto dei potenziali benefici in termini di riduzione dei costi o vantaggi concorrenziali”. Lo ha detto Alessandra Perrazzelli, vicedirettrice generale di Bankitalia, intervenendo mercoledì a un workshop online organizzato dall’Ivass su “Innovazione digitale, ecosistema assicurativo, inclusione e mutualità”.

L’obiettivo di Milano Hub è sostenere progetti innovativi nel settore finanziario, soprattutto per quanto riguarda banche e assicurazioni. “Stiamo vivendo un momento di forti cambiamenti, che pur rappresentando una grande occasione per tutti, vanno saputi governare per evitare rischi e inefficienze – ha spiegato Perrazzelli – Con Milano Hub intendiamo accompagnare questa fase da vicino, cercando di bilanciare il diritto ad innovare con la necessità di garantire la sicurezza e lo sviluppo sostenibile, inclusivo e responsabile dell’innovazione finanziaria”.

Perrazzelli ha annunciato che in questi giorni Via Nazionale sta “definendo i criteri per la selezione dei progetti da sviluppare nell’Hub: criteri trasparenti e predeterminati, considerato il carattere di terzietà e neutralità del nostro agire istituzionale. I progetti selezionati verranno sostenuti nella fase di disegno e primo sviluppo, approfondendo il loro potenziale impatto nell’ottica di privilegiare le iniziative che possono avere ricadute positive per il sistema finanziario italiano e la sua capacità di competere a livello globale”.

Nell’ambito dell’Hub, “sarà fondamentale la collaborazione tra autorità – ha sottolineato ancora la vicedirettrice generale di Bankitalia – in primis quella con l’Ivass, al fine di definire partnership per lo sviluppo di progetti di comune interesse e condurre analisi integrate sugli effetti dell’innovazione in ambiti comuni (cito ad esempio bancassurance e canali distributivi)”.

Infine, saranno essenziali anche “una forte interazione con l’industria, non solo intermediari bancari, finanziari e assicurativi, ma anche start-up FinTech o imprese già consolidate – ha concluso Perrazzelli – e il rapporto con l’accademia, per garantire al meglio le sinergie fra il mondo della ricerca, le Istituzioni e il mercato, in un’ottica di scambio reciproco”.

Il segretario generale dell’Ivass, Stefano De Polis, ha detto che l’Istituto “vede l’innovazione tecnologica quale strumento per migliorare la gestione dei rischi e l’interazione con la clientela. Ci siamo chiesti cosa può fare il settore assicurativo per lo sviluppo del paese – ha aggiunto – Abbiamo posto al centro dell’attenzione come favorire l’offerta di valide ed efficienti protezioni ai rischi di imprese e famiglie, stimolare nuove forme di condivisione degli impegni per fronteggiare fenomeni estremi, avviare lo sviluppo di un ecosistema che sappia coniugare competizione e cooperazione, dare centralità alle esigenze del cliente”.

L’Ivass intende sostenere questo processo con un’azione su più fronti: “Vogliamo potenziare l’azione del nostro Innovation Hub, costituito da tempo per promuovere la discussione con il mercato e il monitoraggio delle nuove tendenze – ha detto ancora De Polis – ma anche lavorare, in collaborazione con Banca d’Italia e Consob, per la rapida costituzione della Sandbox regolamentare nazionale, non appena emanato il regolamento Mef, con un occhio ai progetti per l’innovazione del piano Next Generation Eu”.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati