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Londra 2012 – Il vino piemontese Gavi Docg protagonista alle Olimpiadi: sarà servito a Casa Nike

L’Italia parte per Londra con una spedizione ridotta, con speranze di medaglia inferiori a quelle delle recenti edizioni, ma con una certezza: il made in Italy la sua medaglia d’oro l’ha già vinta. Tra le tante eccellenze che faranno da contorno alla vita del Villaggio Olimpico durante la trentesima edizione dei Giochi, oltre alle eco-posate venete della Fabbrica Pinze Schio e agli adesivi e prodotti chimici speciali per gli impianti sportivi forniti dalla Mapei di Giorgio Squinzi, e senza dimenticare la Torcia, icona dell’evento, realizzata grazie alla tecnologie della piemontese Prima Industrie, c’è anche un altro prodotto storicamente simbolo del know how tricolore: il vino.

Per la precisione il Gavi Docg, prestigioso vino bianco piemontese, che direttamente dalla provincia di Alessandria sbarcherà in Casa Nike, uno degli spazi hospitality più ambiti della kermesse, dove sarà servito a migliaia di ospiti provenienti da tutto il mondo. Quale vetrina migliore, se non quella del palazzo storico in Kings Cross St Pancreas, nel cuore della City, che il marchio sportivo leader mondiale e main sponsor delle Olimpiadi destinerà a serate di gala per giornalisti internazionali, Vip, atleti, medaglie olimpiche di ieri e di oggi, politici internazionali e buyers.

La preziosa iniziativa nasce da una precisa scelta di vini piemontesi voluti dallo chef Nicola Batavia, chiamato a gestire lo spazio food&beverage di CasaNike: lo chef torinese (suo è il Ristorante Birichin aperto nel capoluogo piemontese nel ’94) sarà infatti per la terza volta consecutiva chef olimpico della Nike Vip House.

Dopo Torino 2006 e Beijing 2008 dal 27 luglio Batavia animerà Londra 2012 con la sua cucina mediterranea, articolata in una fusion esclusivamente italiana, tra piatti super tradizionali piemontesi e ricerche di ingredienti introvabili tra il nord ed il sud del paese. Il tutto annaffiato dalle migliori cuvée di Gavi Docg delle aziende vinicole associate al Consorzio Tutela del Gavi, che accompagneranno le cene studiate dallo chef di origini lucane.

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